Madrid, Congresso Europeo di Oncologia Esmo, oggi diretta streaming Roma – Madrid 

Un vero e proprio ‘flash mob’, tutti in piedi a braccia conserte, per sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza della ricerca clinica contro i tumori. L’iniziativa si è svolta ieri pomeriggio al congresso europeo di oncologia Esmo a Madrid, che ospita 24000  tra oncologi e ricercatori. Tutti uniti, in appoggio alla Giornata mondiale per la ricerca sul cancro in programma il 24 settembre, per dire che “se ci fermiamo ora, entro il 2030 morirà di cancro una persona ogni due secondi”. “La ricerca è fondamentale – recita lo slogan del flash mob – non rimanere a braccia conserte di fronte al cancro”. Tra i promotori dell’iniziativa l’italiana Marina Garassino, dell’Istituto Tumori di Milano: “Importante che questo evento si faccia qua – spiega – dove siamo uniti medici e ricercatori, un congresso omnicomprensivo. Purtroppo assistiamo a uno scenario nettamente sbilanciato a favore della ricerca sponsorizzata, mentre lo Stato italiano è latitante. Si dovrebbe attivare per nuovi fondi, certo, ma anche per la creazione di infrastrutture adeguate”. Le fa eco il biologo Alberto Bardelli, fresco di premio proprio al congresso Esmo per le sue pionieristiche ricerche sulla biopsia liquida: “Sì, in Italia la situazione è un pò triste. Non c’è spazio per la ricerca indipendente, eppure abbiamo scienziati e medici eccellenti.

Congresso europeo di oncologia Esmo a Madrid

Sono cinque giorni dedicati alle ultime frontiere della ricerca scientifica e alle terapie innovative. Senza per questo trascurare la qualità della vita e il coinvolgimento del paziente. Ma anche la sostenibilità delle cure, per ribadire una volta di più che il diritto alla salute non può passare per la dimensione del portafoglio. Fino al 12 settembre Madrid sarà la capitale europea dell’oncologia, ospitando il congresso della Società europea di Oncologia medica (Esmo) dedicato quest’anno all’integrazione tra discipline e tecnologie differenti. “Quella galassia di malattie che chiamiamo cancro è un campo sempre più complesso. L’oncologia corre veloce ed è sempre più multidisciplinare. Il congresso fornisce perciò una panoramica approfondita sullo stato dell’arte, in tutti i suoi aspetti” conferma Fortunato Ciardiello, presidente di Esmo.

La ricerca riveste un ruolo sempre più importante. Lo dimostra il coinvolgimento dell’Associazione europea di ricerca oncologica nel comitato scientifico di Esmo. Una novità volta a sottolineare che, alla luce dei progressi nell’ambito della diagnostica molecolare e delle terapie innovative, il medico deve  conoscere anche la biologia della malattia oncologica. “È questa la strada da percorrere per effettuare le migliori scelte terapeutiche: il cancro ora si può guarire, o perlomeno cronicizzare, è vero, ma a patto di mantenersi aggiornati sui progressi scientifici” prosegue Ciardiello.

In particolare, c’è grande attesa per la presentazione dei risultati clinici relativi alla possibilità di dimezzare la durata della chemioterapia adiuvante nei pazienti operati di tumore del colon – attualmente di durata semestrale – eseguita per la prevenzione di recidive. Un vasto studio indipendente, che ha coinvolto oltre 10000 pazienti in numerosi studi clinici svoltisi pressochè in contemporanea in molti Paesi europei, Italia compresa. L’obiettivo è di fornire informazioni utili agli oncologi, per orientarsi nella scelta dello schema terapeutico adiuvante più adeguato. Quelli che sembrano dettagli di poco conto, visto che si tratta di terapie della durata di pochi mesi, permetteranno di abbattere l’incidenza di effetti collaterali che si trascinano ben oltre il termine del ciclo di cura. A tutto vantaggio della qualità di vita del paziente.

Il congresso sarà anche l’occasione per valutare i risultati dei nuovi farmaci a bersaglio molecolare contro il melanoma e per quelli degli anti-Egfr di terza generazione che hanno come bersaglio il recettore del fattore di crescita dell’epidermide (Egfr), la cui mutazione può portare allo sviluppo del cancro al polmone. “Se i dati fossero confermati, potrebbero entrambi rivoluzionare la pratica” commenta Ciardiello, che sottolinea l’importanza di coltivare il rapporto tra operatori sanitari e le associazioni di pazienti. La percentuale di persone che guarisce o che convive con il tumore è in aumento: “Al 2016 erano 3 milioni gli italiani che, nel corso della loro vita, avevano ricevuto una diagnosi di cancro. Circa il 5% dell’intera popolazione. Dobbiamo lavorare affinché tutti possano essere reintegrati pienamente nella società favorendo per esempio il reinserimento nel mondo del lavoro”.

Ma il cancro si cura combattendo anche le false notizie, le dicerie, le bufale che circolano sul web senza alcuna verifica scientifica. Per questo motivo, oggi alle ore 18 è in programma a Roma l’evento #piufortidelcancro. Una diretta streaming farà da ponte tra il congresso di Madrid e il Ministero della Salute, a cui potranno partecipare medici e pazienti del nostro Paese.

 

Madrid, Congresso Europeo di Oncologia Esmo, oggi diretta streaming Roma – Madrid