Zelensky: “Assassini, torturatori e stupratori”. La reazione dopo gli orrori di Bucha.

Un massacro indiscriminato nei sobborghi di Kiev a Bucha. Le immagini di decine di cadaveri nelle fosse comuni o sparsi ai bordi delle strade hanno portato nelle nostre case gli orrori di una guerra che, nonostante gli anni, ricorda le atrocità commesse nei momenti più bui della storia. Le immagini raccontano di civili che mentre camminavano sui marciapiedi sono stati colpiti a sangue freddo o giustiziati (molti di loro avevano ancora i polsi legati). Le informazioni sui media internazionali riportano che a compiere tali atrocità sarebbero stati i russi in ritirata dalla capitale ucraina. Mentre Kiev urla al mondo “genocidio”, Mosca nega con fermezza le accuse e ribatte che si tratta di una provocazione degli ucraini per bloccare i negoziati.

A sorpresa, questa notte, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e’ intervenuto ai Grammy chiedendo un “aiuto, ma non col silenzio“. Poco prima in un discorso alla nazione ha annunciato la creazione di un “meccanismo speciale” per indagare sui crimini di guerra compiuti dalla Russia.

Voglio che ogni madre di ogni soldato russo veda i corpi delle persone uccise a Bucha, a Irpin, a Hostomel”, ha sottolineato, definendo le forze di Mosca “assassini”, “torturatori” e “stupratori“.

Le strade di Bucha

Sanzioni sull’energia

Il mondo occidentale si interroga sull’opportunità di sanzionare Putin sulle risorse energetiche, la linfa che gli sta permettendo di portare avanti la terribile campagna militare. L’Europa, per rendere l’idea, paga  alla Russia quasi un miliardo di euro al giorno. È la somma di quanto il Vecchio Continente ha corrisposto – in sole 24 ore – a Mosca per il gas (660 milioni) e il petrolio (350 milioni). .

Stando alla ministra della difesa tedesca Christine Lambrecht, l’Ue dovrebbe discutere lo stop all’importazione di gas russo. Una mossa gia’ avviata dalla Lituania, primo paese Ue che ne ha bloccato l’import. Nelle prossime ore a Lussemburgo i ministri delle Finanze discuteranno l’impatto economico della crisi.

Dal campo di battaglia

Secondo l’esercito ucraino, la Russia sta mobilitando altri 60.000 soldati per ricostituire le unita’ perse nella guerra. Un conflitto che ha causato dal suo inizio la morte di 1.417 persone, tra cui 59 bambini e 2.038 feriti, secondo l’ultimo conteggio dell’Ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani (Ohchr).

A Kharkiv solo ieri sono morte almeno sette persone e 34 rimaste ferite nei bombardamenti russi. E ancora non si arrende la citta’ martire di Mariupol nel sud. Secondo il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo Mikhail Mizintsev, oltre 123.600 residenti locali sono riusciti a essere evacuati senza il coinvolgimento di Kiev durante una “operazione militare speciale”. Da Londra, nel suo ultimo rapporto di intelligence, il ministero della Difesa britannico ha suggerito che la cattura di Mariupol e’ un obiettivo chiave dell’invasione russa.

Nell’ucraina nord-orientale, e piu’ precisamente a Sumy, il governatore Dmytro Zhyvytsky, ha annunciato che le forze russe hanno lasciato l’area, mentre la tensione si e’ acuita nella notte a Ternopil dove il sindaco della citta’ ha riferito di esplosioni e di lanci di razzi.

La diplomazia

Il responsabile della diplomazia russa Serghej Lavrov incontrera’ una delegazione della Lega Araba. Nelle scorse ore il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, ha messo in guardia Mosca avvertendola che “un attacco ad un alleato scatenerebbe una risposta della Nato”. Nel volo di ritorno da Malta a Roma, Papa Francesco ha confermato la disponibilita’ ad andare a Kiev se questo potra’ servire a fermare la guerra. Il pontefice ha poi riferito che “da tempo” sta pensando “ad un incontro con il patriarca Kirill e stiamo lavorando, si pensa in Medio Oriente”, come sede dell’incontro. L’Ungheria ha confermato per il quarto mandato consecutivo il premier Viktor Orban, che ha incluso Zelensky tra i suoi avversari. A Belgrado il presidente Aleksandar Vucic, che ha conquistato un secondo mandato vincendo al primo turno le presidenziali, ha detto che la Serbia, sebbene continuerà la sua neutralità militare, manterrà buoni i rapporti con la Federazione russa.

Zelensky: “Assassini, torturatori e stupratori”. La reazione dopo gli orrori di Bucha.

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