(di Massimiliano D’Elia) Alla fine Matteo Renzi ha vinto, ha spento i riflettori a Giuseppe Conte e interrotto il filo conduttore tra M5S e Pd, del tipo io vi ho creati e io vi ho distrutti. Non a caso si è confermato quello che avevamo scritto circa un mese fa, il Pd con il telecomando ha innescato Iv di Renzi per far capitolare il Conte 2. Troppo blande le proteste di facciata di quelli del Pd di fronte al baratro, poco efficaci i contributi dei colonnelli di Zingaretti durante le giornate delle trattative condotte dal presidente Fico. Ora il dado è tratto, come volevano loro Mario Draghi salirà al Colle per ricevere il mandato dal Presidente Mattarella che ieri sera in sette minuti di discorso ha auspicato un esecutivo di unità nazionale. 

Alleati di Matteo Renzi, si fa per dire, Salvini e Berlusconi che hanno saputo disinnescare i responsabili pronti a saltare nelle fila dei contiani. Un capolavoro quello fatto da Lega e Forza Italia che grazie a Renzi ora potranno suggerire a Draghi progetti e scadenze, ma soprattutto sedere al tavolo che deciderà il Recovery Plan italiano. Il Messaggero riporta che Super-Mario ha già fatto sue privatissime “consultazioni”, soprattutto sul lato Lega dove ha da tempo nel bocconiano Giancarlo Giorgetti un punto di riferimento. L’appello che Mattarella ha rivolto ieri sera a tutte le forze politiche affinchè sostengano un governo che permetta al Paese di superare l’emergenza sanitaria ed economica, ha messo a tacere le polemiche e le reciproche accuse. Poco dopo è toccato a Giovanni Grasso, portavoce del Capo dello Stato, annunciare la convocazione di Draghi per questa mattina.

L’iniziativa di Mattarella è condivisa in toto dal Pd e avversata dal Movimento perchè in questo modo vengono rimessi all’angolo della scena politica. Alla luce del disappunto grillino, si iniziano già a fare i conti pro-Draghi al Senato, dove diventano determinanti i voti di Forza Italia e Lega, visto che la linea di Fratelli d’Italia, già dichiarata, sono solo le elezioni.

La domanda sorge spontanea, quanto durerà il nuovo governo Draghi?Con una memorabile giravolta della scena politica, dipende da Lega e Forza Italia. Mentre Matteo Renzi gongola su una vittoria che lo riporta al centro del palco, Zingaretti stai attento, il senatore di Rignano è pronto a riprendersi il Pd, riaprendo molto probabilmente un nuovo Nazareno con Berlusconi. Asfaltati 5Stelle, Giuseppe Conte e Rocco Casalino che hanno ceduto alle lusinghe del “delirio di onnipotenza”, capitolando così inesorabilmente.

Asfaltati!

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