Coronavirus, gli Usa schierano le agenzie di intelligence. Task Force alla Casa Bianca

Le agenzie di intelligence degli Stati Uniti stanno utilizzando “una vasta gamma” di strumenti, che vanno dalla raccolta delle informazioni open source all’intercettazione delle comunicazioni e allo “humint”, per raccogliere tutti i dati sulla diffusione del coronavirus.

Alla fine della scorsa settimana, le informazioni più affidabili sulla diffusione del virus, noto come COVID-19, provenivano solo da canali militari di informazione, secondo la giornalista di National Security and Investigations di Yahoo News Jenna McLaughlin.
Venerdì scorso, McLaughlin ha citato “due fonti a conoscenza della questione”, affermando che l’Ufficio del direttore dei servizi segreti nazionali e il Centro Global Issues della Central Intelligence Agency stavano raccogliendo e analizzando tutti i dati in tempo reale sul coronavirus.

La diffusione della malattia è stata anche monitorata dal National Center for Medical Intelligence, che valuta l’impatto delle epidemie  sul personale militare americano e straniero, ha affermato McLaughlin. Ha aggiunto che le informazioni raccolte da queste agenzie sono convogliate verso i centri per il controllo e la prevenzione delle malattie e il Dipartimento della sanità e dei servizi umani, che informano direttamente la Task Force della Casa Bianca, nominata per il COVID-19.
Una delle maggiori preoccupazioni della comunità di intelligence degli Stati Uniti è che i governi cinese, iraniano e altri in tutto il mondo potrebbero non condividere i dati completi sulla diffusione del virus e sul suo impatto. “Nessun dato significa spionaggio“, ha detto a McLaughlin una fonte che ha chiesto di mantenere l’anonimato.

Una delle principali domande a cui le agenzie di intelligence statunitensi stanno cercando di rispondere è se i governi come la Cina o l’Iran hanno in atto efficaci piani di “continuità operativa”, ovvero se riescono a conservare le principali funzioni del governo durante un grave disastro nazionale.

Secondo un rapporto stilato da  Hosenball, tra i maggiori  esperti di intelligence statunitensi, i paesi in via di sviluppo di tutto il mondo non riescirebbero a mantenere le funzioni vitali del Paese dopo una emergenza come quella generata dal COVID-19. Un esempio è l’India, la cui densa popolazione e le sue rudimentali infrastrutture di sanità pubblica destano serie preoccupazioni sulla capacità del governo di proteggere la popolazione da una grave pandemia. Il rapporto aggiunge che esiste una “profonda preoccupazione” che l’Iran nasconda i dettagli sulla diffusione di COVID-19.

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