Difesa e sfide globali, con il DPP 2021-23 il futuro delle nostre Forze Armate

Il ministero della Difesa ha annunciato l’approvazione del Documento Programmatico Pluriennale (DPP) della Difesa per il triennio 2021-2023. Il DPP è un importante riferimento programmatico utilizzato dal capo del Dicastero per illustrare al Parlamento le previsioni di spesa per il prossimo triennio.

Così il ministro, Lorenzo Guerini ha commentato l’approvazione dell’importante documento: “I Programmi di innovazione tecnologica, cooperazione internazionale e ad alta valenza strategica sono elementi essenziali per garantire l’efficacia dello Strumento militare nazionale e renderlo capace di adeguarsi alle continue sfide di uno scenario globale in continua evoluzione”

L’aspetto più interessante è che il DPP è un documento “open source”, interamente scaricabile dal sito della Difesa, dove ogni cittadino può attingere informazioni sulle attività e le esigenze dello Strumento militare. Una modalità trasparente e molto apprezzata per condividere con la collettività le scelte governative in materia di sicurezza e difesa, nazionale ed internazionale.

Il DPP descrive, difatti, l’impegno nazionale nel contesto di globale, delineando l’evoluzione del quadro strategico, il ruolo della Difesa nelle principali Organizzazioni Internazionali (NATO, UE e ONU) e gli impegni operativi dello Strumento militare all’estero e sul territorio nazionale.

Sviluppo dello strumento militare. Individuati gli indirizzi strategici, le principali esigenze operative e le discendenti linee di sviluppo capacitivo, il documento elenca 85 programmi di previsto avvio nel triennio 2021-2023 e presenta un aggiornamento del quadro relativo ai 115 programmi già operanti.

Tra quelli in avvio, 7 programmi definiti “Flagship” sono considerati strategici per la Difesa, in quanto caratterizzati da elevate possibilità di cooperazione internazionale, alta valenza tecnologica e forte impronta dal punto di vista capacitivo e industriale. Saranno finanziati grazie al Fondo relativo all’attuazione dei Programmi di Investimento Pluriennale per le esigenze di Difesa Nazionale, previsto dalla Legge di Bilancio 2021.

I programmi “Flagship” della Difesa, grandi progetti spesso con ampi margini di sviluppo nella cooperazione industriale internazionale, riguardano la partecipazione dell’Italia, accanto a UK e Svezia, al programma dell’aereo di 6ª generazione FCAS/TEMPEST; l’acquisizione di capacità per la condivisione dati basata sul concetto di Cloud della Difesa; lo sviluppo e acquisizione di un nuovo Veicolo Blindato Anfibio; l’ammodernamento, rinnovamento e potenziamento della capacità nazionale di difesa aerea e missilistica; l’acquisizione di radar per sistemi di difesa aerea (FSAS/PAAMS); l’acquisizione di nuovi Cacciatorpedinieri (DDX); la partecipazione dell’Italia a un programma di sviluppo e acquisizione di un nuovo Sistema di combattimento per la Fanteria.

Nel Documento, infine, trovano spazio anche specifici approfondimenti dedicati, tra l’altro, all’impegno della Difesa nell’emergenza COVID-19 e al Fondo relativo all’attuazione dei Programmi di Investimento Pluriennale per le esigenze di Difesa Nazionale.

Sull’aspetto della dimensione industriale della difesa il Ministro Guerini ha sottoscritto una direttiva dedicata, evidenziando al riguardo che “l’industria dell’aerospazio, difesa e sicurezza rappresenta una delle più competitive realtà industriali italiane. Un patrimonio di conoscenza e occupazione qualificata in cui risiede una parte importante della sovranità dell’Italia, nonché della sua appartenenza alla cerchia dei Paesi tecnologicamente ed economicamente avanzati”.

Difesa e sfide globali, con il DPP 2021-23 il futuro delle nostre Forze Armate