Duplice uso sistemico: impiego innovativo delle Forze Armate al servizio del Paese

“Questo evento, se mai ce ne fosse stato bisogno, dimostra le mirabili capacità organizzative e di coordinamento delle nostre Forze Armate negli interventi a supporto delle attività della Protezione Civile”.

Così il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte al termine dell’evento dimostrativo “Duplice uso sistemico: impiego innovativo delle Forze Armate al servizio del Paese” – Progetto Ianus – che si è svolto questa mattina all’aeroporto militare di Pratica di Mare (Roma).

Dal Presidente Conte è giunto anche il ringraziamento alle Forze Armate: “siamo orgogliosi degli uomini e delle donne della Difesa, perché pace, sicurezza, stabilità, tutela dei diritti fondamentali li dobbiamo anche al loro prezioso operato, alla loro dedizione professionale e spirito di sacrificio”.

Prima di lui, il Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, aveva spiegato gli obiettivi del progetto Ianus: “L’applicazione del Duplice Uso Sistemico favorirà la rimodulazione del concetto di Difesa, contribuendo in tal modo ad accrescere la resilienza del Sistema-Paese e a rendere la Difesa stessa ancora più moderna e sostenibile. In questo senso, il mio lavoro come Ministro della Difesa sarà finalizzato a rendere l’Italia un Paese più sicuro sotto ogni aspetto”.

Oggi è stata simulata l’attività di emergenza a seguito di un sisma di elevata intensità. Ipotizzando il verificarsi di un terremoto seguito da uno tsunami, è stato infatti realizzato un evento dimostrativo che ha messo in evidenza l’attività che discende in caso di un’emergenza di rilievo nazionale: il Comitato Operativo della Protezione Civile assume la direzione e controllo e chiede il concorso della Difesa chiedendo peculiari capacità delle Forze Armate al Comando operativo di Vertice Interforze.

Ad assistere, tra gli altri, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, i Sottosegretari alla Difesa, Raffaele Volpi e Angelo Tofalo, il Sottosegretario del Miur, Salvatore Giuliano, il Sottosegretario all’Ambiente, Vania Gava, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, i Vertici delle Forze Armate e numerosi studenti delle scuole romane che hanno potuto vedere da vicino come le Forze Armate si muovono in caso di emergenze nazionali.

In particolare, per l’occasione è stata costituita su nave Etna una sala operativa interforze e interagenzia per la gestione dell’evento. Simulati inoltre soccorso aereo e tutela del patrimonio culturale, passando per il trasporto di malati altamente infettivi e attività di decontaminazione da sostanze chimico-batteriologiche e radioattive. Capacità queste che discendono dal continuo addestramento del personale militare per mantenere e migliorare costantemente le capacità di difesa del Paese, salvaguardia dello spazio aereo nazionale e per assolvere i compiti assegnati nelle missioni all’estero in cooperazione con altri attori della comunità internazionale.

Una tappa del lungo cammino iniziato dalla Difesa qualche mese fa, insieme ad altri Dicasteri, Dipartimenti e Agenzie dello Stato, per dare concretezza a quel nuovo approccio delle Forze armate così come indicato nelle Linee Programmatiche del Dicastero e nel relativo “Documento di integrazione concettuale” dal titolo “Duplice uso e Resilienza”.

“L’attività odierna è il frutto dell’addestramento che i nostri militari conducono quotidianamente per svolgere i loro principali compiti istituzionali, sia in patria sia all’estero, e che consente loro di intervenire efficacemente anche in attività di concorso con le altre articolazioni dello Stato in caso di emergenze, calamità e supporto alla popolazione” ha detto il Ministro spiegando inoltre che lo scopo sotteso del progetto “duplice uso sistemico” nel suo complesso è quello di avviare un percorso interministeriale per sollecitare una riflessione comune sul tema di difesa collettiva, mappare le capacità a duplice uso della Difesa e, in tal senso, recepire indicazioni circa le ulteriori capacità che la Difesa potrebbe sviluppare e mettere a disposizione.

“Nel corso dell’ultimo decennio, alla Difesa è stato chiesto sempre più spesso di mettere a disposizione degli altri dicasteri le proprie competenze e capacità per lo svolgimento di compiti non prettamente militari, proprio nell’ambito più ampio del concetto di resilienza nazionale” ha ricordato la titolare del Dicastero.

“Oggi – ha aggiunto – vogliamo fare in modo che la Difesa venga considerata come un vero e proprio Sistema integrato, connesso a più livelli, che opera in piena sinergia con le altre articolazioni dello Stato, per consentire al Paese di accrescere la sua capacità di risposta nei confronti di tutte quelle emergenze di vario tipo che possano turbare la vita quotidiana dei cittadini”.

In chiusura, il collegamento in videoconferenza con le Sale Operative di Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare e Carabinieri.

fonte: Ministero della Difesa

 

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