In settimana il primo passo verso l’obbligo vaccinale

Questa settimana al prossimo consiglio dei ministri (mercoledì, da confermare)  il governo ha intenzione di estendere  il green pass anche agli utenti dei servizi pubblici. Quindi non solo l’obbligo ai dipendenti della pubblica amministrazione ma anche agli utenti, così come avviene per la scuola, dove è previsto l’utilizzo della carta verde  anche per i genitori che si recano all’interno dei plessi. 

L’obbligo, oltre a tutti i dipendenti pubblici, militari e forze di polizia comprese  dovrebbe riguardare anche quei  privati le cui  attività richiedono il documento europeo per l’accesso (ristoranti, palestre etc.).

Per quanto riguarda il trasporto locale il governo sta lavorando per mettere a punto la cornice di regole sul green pass che riguarderà anche la definizione di azienda pubblica o privata, e come considerare, ai fini delle scelte sul pass, le imprese giuridicamente private ma che lavorano per il pubblico (le partecipate). 

La dead line per decidere l’obbligatorietà alla vaccinazione senza distinzione alcuna è fissata alla metà di ottobre in funzione dell’evoluzione dei contagi.
Nel frattempo il premier Mario Draghi, scrive l’Ansa,  ha dato mandato agli uffici guidati dal sottosegretario Roberto Garofoli di studiare ogni aspetto della materia, raccogliendo anche le osservazioni di sindacati e imprese, perché non si può sbagliare. Poi la valutazione finale si farà al tavolo politico, con la convocazione di una cabina di regia del governo. Al tavolo la Lega potrebbe presentare le sue richieste, come l’estensione a 72 ore della validità dei tamponi e l’istituzione di un fondo per indennizzare chi abbia subito danni dal vaccino. La cabina di regia potrebbe essere preceduta da un incontro del premier con il segretario leghista. Chi si schiera convintamente sulla linea pro-vaccini e’ il segretario del Pd Enrico Letta, pronto a sostenere anche una eventuale decisione del governo di introdurre l’obbligo vaccinale. Su questa linea il ministro della Salute Roberto Speranza e il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, che annuncia il via alla terza dose di vaccino nella sua Regione.

In settimana il primo passo verso l’obbligo vaccinale