Israele a Gaza con robot, droni e AI. Le forze speciali come in un videogioco

Entrare nella Striscia di Gaza? Una sfida alla quale gli israeliani si stanno preparando da tempo perchè prima o poi sarebbe stata un’eventualità tattica da dover affrontare. Ora è giunto il momento perchè dopo la macabra incursione delle milizie di Hamas, lo scorso 7 settembre, nulla è più come prima, occorre estirpare il male che, nel corso degli anni, si è metastatizzato tra la popolazione palestinese.

Gianluca Di Feo su Repubblica ha svelato alcuni segreti dell’operazione che precede la vera e propria invasione delle truppe di terra. Saranno utilizzati robot guidati dall’intelligenza artificiale, parliamo di una divisione senza equipaggio di tank, ruspe, sminatrici e mitragliere semoventi. Ad arricchire lo scenario operativo uno sciame di droni ricognitori: alcuni piccoli come insetti, altri in volo ad alta quota, dotati di tecnologia ad infrarossi per cogliere il calore dei corpi, laser per smascherare i nascondigli, radar per scoprire gallerie sotto la sabbia, antenne per localizzare cellulari e radio.

Tutti dati che vengono incrociati in “real time” dall’Intelligenza artificiale per scovare miliziani e le loro trappole esplosive.

Ogni militare delle forze speciali sul campo avrà il proprio obiettivo definito, al fine di evitare danni collaterali. Il soldato moderno si troverà come in un videogioco, dovrà sparare solo sugli obiettivi illuminati dall’AI: un O indicherà il nemico mentre una X il compagno.

Come scrive Di Feo questa novità tattica è stata pensata da Daniel Gold, il capo del dipartimento ricerche del ministero della Difesa che ha realizzato il sistema antimissile Iron Dome. Gold ha dedicato tanto tempo per sviluppare algoritmi adatti a conflitti urbani: “Dall’interno dei mezzi che percorrono strade tra il fumo è impossibile rendersi conto della situazione: gli uomini sono sotto stress e bisogna decidere in frazioni di secondo se quella sagoma che si intravvede dietro a una porta è una donna con il figlioletto in braccio o un miliziano con un missile anti-tank. L’IA pub confrontare in un attimo tutte le immagini e offrire un suggerimento. Poi sarà sempre l’essere umano a premere il grilletto“.

Nella Striscia di Gaza verrà pertanto sperimentata per la prima volta questa nuova tecnologia, solamente abbozzata dagli americani in Afghanistan. Oggi l’utilizzo dell’AI negli scontri urbani potrebbe davvero fare la differenza a fronte di un nemico determinato come Hamas che utilizza molti sistemi d’arma e tattiche di guerra provenienti dall’estero dove Iran e forse anche la Russia potrebbero aver dato un contributo di livello ai miliziani autori di un attacco ai territori occupati che rimarrà nella storia.

Subscribe to our newsletter!

Israele a Gaza con robot, droni e AI. Le forze speciali come in un videogioco

| ATTUALITA', EVIDENZA 2 |