La controffensiva ucrainia avanza lentamente mentre Putin trasferisce armi nucleari tattiche in Bielorussia

Putin contrasta la controffensiva ucraina alzando l’asticella del conflitto. Da una parte si lamenta della carenza di munizioni e droni e dall’altra intensifica i bombardamenti colpendo a raggiera l’Ucraina. L’altro giorno ha firmato un decreto che ingloba il Mar d’Azov al territorio russo, ha minacciato di non rinnovare l’accordo sull’esportazione del grano ucraino e fatto traferire armi nucleari tattiche in Bielorussia. Di pace o di tregua non se ne parla neanche a livello diplomatico al netto degli sforzi, avvolti dal più stretto riserbo, del Vaticano.

Il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko ha detto che è stato lui a insistere con Vladimir Putin perché fossero installate testate nucleari tattiche sul territorio del Paese: “Se scoppia una guerra, non perderò tempo. Prendo il telefono e chiamo all’istante Vladimir Putin. Non è un problema coordinare l’attacco, non c’è niente di cui parlare, abbiamo già preso gli accordi. Lascia che i nemici tremino nei loro scarponi“.

Sul campo la controffensiva ucraina avanza con lentezza nonostante le armi occidentali. Nella notte i russi intensificano i bombardamenti e continuano a minare i campi delle varie linee di fronte che si creano di ora in ora. Tre morti si sono registrati in raid russi su Odessa, tre vittime in attacchi su Kramatorsk e Kostyantynivka, nel Donetsk, mentre è salito il bilancio dei civili uccisi nel bombardamento di martedì su Kryvyi Rih, città natale di Zelensky.

Così il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak: “tutti gli ultimi missili lanciati dalla Russia sono stati prodotti nella primavera del 2023. In tutti, nessuno escluso, troviamo componenti microelettroniche di fabbricazione occidentale fornite da società private alla Russia attraverso Paesi terzi, aggirando le restrizioni delle sanzioni“.

In un post diffuso su Telegram, la vice ministra della Difesa ucraina Hanna Maliar ha dichiarato che le azioni ucraine hanno avuto un successo parziale: “nell’ultimo giorno le truppe ucraine sono avanzate di 200-500 metri in varie aree vicino alla città orientale di Bakhmut e di 300-350 metri in direzione della dttà sud-orientale di Zaporizhzhia. Le nostre truppe si stanno muovendo nel contesto di combattimenti estremamente feroci e a fronte della superiorità aerea e di artiglieria del nemico“.

Il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, alla vigila della ministeriale Difesa, ha dichiarato che “le forze armate ucraine stanno avanzando e guadagnando terreno nella loro controffensiva, grazie al supporto fornito dagli alleati“, precisando che la “controffensiva di Kiev è solo all’inizio“.

La Francia ha denunciato una campagna di manipolazione dell’informazione la cui regia appartiene al Cremlino che avrebbe lo scopo di falsificare siti web e account social delle istituzione dei media francesi per diffondere fake news.

La controffensiva ucrainia avanza lentamente mentre Putin trasferisce armi nucleari tattiche in Bielorussia

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