Malesia: pronti a inviare contingente di pace in Palestina

Datuk Seri Johari Baharum, viceministro della Difesa malesiano, ha dichiarato ieri che la Malesia è pronta a inviare un contingente di pace in Palestina su richiesta delle Nazioni Unite sottolineando che non condurranno alcun tipo di operazione di sicurezza senza il consenso dell’Onu, proprio come avvenuto in Libano.

La presa di posizione di Washington in merito a Gerusalemme ha suscitato una reazione immediata da parte della Malesia.

A Kuala Lampur, nel corso di un intervento in occasione dell’annuale congresso del suo partito, l’Organizzazione nazionale dei malesi uniti (Umno),il premier malesiano, Najib Razak invita “i musulmani di tutto il mondo a far sentire la loro voce, a esprimere con chiarezza la loro forte opposizione a qualunque riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele, ora e per sempre”. Dietro le sue dichiarazioni, si paventano le “gravi ripercussioni per la sicurezza e la stabilità della regione”, specie sul fronte della lotta al terrorismo di matrice islamica.

Le dure dichiarazioni del premier malesiano e del suo governo sono motivate anche da ragioni di politica interna: la Malesia di prepara alle prossime elezioni parlamentari, che si terranno entro il prossimo agosto e, la Barisan Nasional (“Fronte nazionale”, Bm), coalizione delle forze politiche conservatrici al governo paese, ha annunciato di volersi aggiudicare la maggioranza parlamentare in occasione delle prossime consultazioni.

 

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