Burevestnik è il nuovissimo missile a reazione nucleare russo che, secondo alcune indiscrezioni del NYT, sarebbe pronto per un suo nuovo lancio nell’Artico. In molti sostengono che sia già stato testato con successo. La nuova super arma, secondo la narrativa di Mosca, è in grado di colpire in ogni punto del globo riuscendo a rimanre in aria per ore.
L’ultimo test risale al 2019 segnando l’ennesimo insuccesso: il missile era partito ma era rimasto in volo solo due minuti coprendo poco più di trenta chilometri perchè a quanto pare il reattore atomico non si era attivato.
L’unica certezza è che del super arsenale russo solo due missili sono stati testati con successo: il missile intercontinentale Sarmat capace di raggiungere obiettivi a 16 mila chilometri e il razzo Kinzhal a gittata intermedia ( 2000 Km) che è stato ampiamente utilizzato da Mosca in Ucraina.
Tra le armi più innovative per le quali non sono ancora partiti i test abbiamo il siluro Poseidon, sempre a propulsione nucleare e quindi in grado di rimanere sotto gli oceani per giorni o addirittura anni, pronto a colpire in qualsiasi punto del globo e l’Avangard, una testata nucleare planante che, una volta lanciata, raggiungerebbe la parte superiore della stratosfera per acquisire una velocità pari a venti volte quella del suono e poi planare su qualsiasi obiettivo. Non è passata sottotraccia la potentissima arma laser Zadira, utilizzata nel conflitto in Ucraina per accecare i satelliti, mentre una versione più potente, a dire del Cremlino, può distruggere i satelliti in orbita.
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