Querelle Nord Corea-USA

Continua la querelle di insulti tra il presidente nord coreano Kim Jong-Un e il presidente USA Donald Trump in esito all’annuncio americano di mettere in allerta permanente i bombardieri strategici B52 con armamento nucleare.

Il presidente Kim Jong-Un, in precedenza, aveva appellato il presidente Trump con l’epiteto “dotard”, in auge in era Shakespeariana, dal significato di “persona in decadenza senile”. Come risposta, il presidente Trump, aveva appellato Kim come “rocket man”, presumibilmente dal testo della canzone di Elton John.

Ora Kim Jong-Un, in esito all’annuncio dei B52 di Trump, rilancia un altro epiteto: “hooligan” affermando che Trump rende il mondo irrequieto.Aspettiamo ora il contro epiteto di Trump. Sicuramente non è un bel teatrino tra I due capi di Stato, ma tant’è.

Se non ci fossero in gioco testate nucleari e la vita di tanta gente, la vicenda potrebbe far parte di una rappresentazione teatrale.

La Nord Corea è da una parte una costante minaccia e dall’altra una continua barzelletta.

I suoi leader sono una fonte di tanta paura sia per gli americani sia per I sud coreani e giapponesi. La Nord Corea e il suo programma missilistico e nucleare rappresenta un pericoloso esempio del fallimento del regime di non proliferazione.

Malgrado la disparità di potere tra USA e Corea del Nord, Washington ha poca capacità di modificare il comportamento di Piongyang senza accettare significative ripercussioni politiche o militare in cambio. A causa di questa disparità, la Corea del Nord non potrà abbandonare il suo programma nucleare e missilistico ed esser certa anche che gli USA non esercitino azioni di vendetta.

Ogni Paese in questa disputa ha i propri punti di vista e le proprie preoccupazioni, rendendo, quindi, impossibile qualsiasi compromesso. La situazione andrà solo gestita giorno per giorno come fatto durante il periodo della Guerra Fredda.

 

di Roberta Preziosa

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