Restituzione dei corpi di due soldati israeliani: la mediazione tra un leader ebreo-americano e il Qatar

Secondo quanto rilevato dal Jerusalem Post, Malcolm Hoenlein, un importante leader della comunità ebraico-americana, è impegnato in colloqui segreti con il Qatar per ottenere la liberazione di cittadini israeliani tenuti prigionieri a Gaza. Hoenlein è vicino al primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ed in passato ha avuto contatti riservati con diversi leader arabi.

Sembrerebbe che l’ufficio di Netanyahu sia al corrente del tentativo ma non è ben chiaro se abbia o meno dato la sua approvazione.

Nelle scorse settimane, Hoenlein, numero due della Conferenza dei presidenti delle organizzazioni ebraiche americane, si è recato in Qatar dove è stato ricevuto dall’emiro Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani. E la settimana scorsa, il principe Mohammed, fratello dell’emiro, era fra gli ospiti del matrimonio della figlia di Hoenlein a New York.

Hoenlein sarebbe impegnato in un attività di mediazione per ottenere la restituzione dei corpi di due soldati israeliani morti a Gaza (Hadar Goldin e Oron Shaul) e per la liberazione di due cittadini israeliani con disturbi mentali che hanno varcato per errore il confine e sono da allora trattenuti nella Striscia (Avera Mengistu e Hisham Abu-Sayid).

Alleato degli Usa, il Qatar è coinvolto in uno scontro con i principali paesi sunniti dell’area che l’accusano di sostenere l’Iran. E Israele guarda con ostilità all’appoggio che Doha fornisce ad Hamas nella Striscia di Gaza.

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