Trump stringe sull’immigrazione e detta le nuove regole al Congresso

   

Trump stringe sull’immigrazione e detta nuove regole al Congresso

 

L’amministrazione Trump ha inviato al Congresso una serie di punti che costituiscono le richieste per stilare la riforma sull’immigrazione e in particolare la base per negoziare un accordo che vada a rimpiazzare il programma per i cosiddetti ‘Dreamers’. Le richieste includono tra l’altro cambiamenti per il sistema di rilascio della ‘carta verde’, l’assunzione di altri 10000 guardie di frontiera e la costruzione del muro al confine con il Messico.

Il piano consegnato ai leaders del Congresso americano ha subito suscitato l’indignazione da parte dei democratici che chiedono solo aggiustamenti al programma  DACA .

Il leader dei democratici presso la Camera Nancy Pelosi e il leader democratico del Senato hanno detto: “l’Amministrazione Trump non può essere credibile se da un lato dice di voler aiutare i Dreamers e dall’altro come un anatema propone una lista di provvedimenti che offendono tutti gli immigrati americani”.

La lista include il muro, che è tenuto fuori da alcuna negoziazione. Se lo staff di Trump voleva dimostrare di tenere alle aspettative dei Dreamers, così facendo non lo ha dimostrato, continua il comunicato dei democratici.

L’Amministrazione Trump vuole che questa lista guidi la riforma sull’immigrazione al Congresso e sostituisca la riforma dell’era Obama che ha protetto circa 800000 “dreamers” dalla deportazione e ha garantito loro un lavoro sicuro.

Se attuata la riforma Trump il risultato sarà la deportazione dei genitori dei “dreamers”, continua la nota.

Le proposte, difatti, enfatizzano le strutture per l’immigrazione. La richiesta è di maggiori fondi per assumere più di 370  giudici specializzati in immigrazione, 1000 impiegati per l’Agenzia delle Dogane ed Immigrazione, 300 agenti federali e 10000 guardie di frontiera per far rispettare le leggi sull’immigrazione.

Mac Short, direttore degli affari legislativi di Trump, ha detto invece che queste priorità sono essenziali per mitigare le conseguenze legali ed economiche di ogni garanzia contenuta nello status del DACA. La Casa Bianca è stata chiara nel non voler punire i “dreamers” nel raggiungere la cittadinanza americana, in un prossimo potenziale trattato.

Trump ha detto al Congresso che ha sei mesi di tempo per fare una nuova legge per i “dreamers”, che  loro sono solo una piccola frazione rispetto agli 11 milioni di immigrati illegali negli Stati Uniti. La maggior parte sono ispanici.

Per i richiedenti asilo la nuova riforma prevede misure più dure ed il rifiuto di garanzie federali alle città santuario che servono come rifugi per immigrati illegali e la richiesta ai datori di lavoro di utilizzare un sistema elettronico di verifica noto come “E-Verify”  per tenere lontano gli immigrati illegali e mantenere il lavoro in condizione si sicurezza per tutti.

 

 

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