G20, Usa Cina pace fatta

Gli Stati Uniti  non imporranno nuovi dazi alle merci importate dalla Cina.Lo ha detto Donald Trump al G20 di Osaka, a margine dell’incontro con Xi Jinping.

Per il prossimo futuro non imporremo altri dazi alla Cina. Lavoreremo assieme alla Cina. Negozieranno e inizieranno a spendere denaro negli Usa” ha detto ai giornalisti il tycoon americano. 

Huawei

Huawei lo scorso maggio era stata inserita nella lista nera del dipartimento del Commercio Usa: “Abbiamo molte aziende nella Silicon Valley, lasceremo che vendano a Huawei”, ha detto il presidente Usa, che è parso così anticipare una revoca del bando alle esportazioni all’azienda cinese”.

Secondo l’agenzia di stampa ufficiale cinese, “Xinhua”, i due capi di Stato hanno concordato di rilanciare i colloqui commerciali, e di tenere ulteriori discussioni in merito a questioni “specifiche”. L’incontro di oggi tra Trump e Xi è il primo da quasi sette mesi a questa parte: l’ultimo risale allo scorso dicembre, al summit G20 di Buenos Aires: in quell’occasione, Trump e Xi avevano concordato una tregua nel conflitto commerciale tra le due maggiori economie del globo, nel tentativo di giungere a un accordo per stemperare le ostilità.

Trump, ha definito “eccellente” l’incontro di alto profilo tenuto ieri con l’omologo cinese Xi. Dopo l’incontro, l’inquilino della Casa Bianca ha dichiarato che i negoziati commerciali tra le due maggiori economie del globo sono “tornate nel giusto binario”: “Con il presidente cinese Xi abbiamo avuto un incontro molto buono, direi eccellente”, ha affermato il presidente Usa.

Prima dell’inizio del colloquio, Trump ha detto che gli Stati Uniti sono pronti a siglare uno “storico” accordo commerciale con la Cina. “Se riuscissimo a giungere a un accordo commerciale equo, si tratterebbe di un risultato storico”, ha detto Trump all’inizio dell’incontro, da cui potrebbe dipendere una ricomposizione della guerra dei dazi in atto tra le due maggiori economie del globo. “Noi siamo del tutto pronti”, ha aggiunto il presidente Usa, rispondendo a Xi, secondo cui “la cooperazione e il dialogo” sono l’alternativa migliore al “confronto”. 

Anche nei giorni scorsi Washington e Pechino si sono inviate segnali di apertura al dialogo. Cina e Stati Uniti devono entrambi scendere a compromessi nell’ambito dei negoziati commerciali. Lo ha dichiarato il viceministro del Commercio cinese, Wang Shouwen, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta il 26 giugno a Pechino. “I team di negoziatori stanno attualmente comunicando e i colloqui sono ancora in corso. Sicuramente i due leader discuteranno di temi importanti“, ha sottolineato Wang. Il viceministro ha ricordato che durante la telefonata fra i due leader del 18 giugno scorso, Xi ha rimarcato che i principi di Pechino sono chiari: l’importanza di lavorare insieme, il rispetto e l’uguaglianza reciproci. “Rispetto reciproco significa che ogni parte deve rispettare la sovranità dell’altro. Le consultazioni devono avvenire su base paritaria e l’accordo da raggiungere deve essere vantaggioso per entrambe le parti”, ha detto Wang. Le delegazioni commerciali di Stati Uniti e Cina hanno ripreso i colloqui il 19 giugno, nel tentativo di appianare le profonde divergenze tra i due paesi, e preparare il terreno per l’incontro di oggi tra i presidenti Trump e Xi.

Diverse aziende e organizzazioni statunitensi hanno ribadito la scorsa settimana la loro opposizione a un ulteriore inasprimento dei dazi varati dall’amministrazione del presidente Donald Trump a carico delle merci d’importazione cinesi, nel contesto del conflitto commerciale in atto tra le due maggiori economie del pianeta. L’opposizione è stata espressa dai soggetti economici in occasione della prima giornata di udienze presso l’Ufficio del rappresentante del Commercio Usa, in merito al piano che estenderebbe i dazi del 25 per cento ad altri 300 miliardi di dollari di merci importate dalla Cina. 

 

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