Usa non condividono informazioni intelligence con gli alleati che hanno il 5G cinese

Il direttore dell’agenzia di intelligence nazionale britannica ha respinto l’avvertimento americano di interrompere la condivisione delle informazioni di intelligence se Londra deciderà di utilizzare hardware di telecomunicazione di fabbricazione cinese.  

Washington ha ostacolato in tutti i modi Huawei Technologies, uno dei principali produttori mondiali di hardware per telecomunicazioni, di stipulare contratti per costruire l’infrastruttura di comunicazioni cellulari di quinta generazione del Regno Unito.

Negli ultimi anni, Huawei è stata sottoposta ad un serrato controllo da parte di alcune agenzie di intelligence occidentali, che la considerano troppo vicino al Partito Comunista Cinese. Più recentemente, Washington ha intensificato la  campagna mondiale per limitare la capacità di Huawei di costruire l’infrastruttura per il 5G. Insieme ad alcuni se i suoi alleati, in particolare Australia e Canada, gli Stati Uniti temono che il gigante cinese delle telecomunicazioni possa facilitare le intercettazioni globali per conto delle agenzie di spionaggio di Pechino. L’anno scorso, Washington ha avvertito due dei suoi principali alleati europei, la Gran Bretagna e la Germania, che avrebbe smesso di condividere informazioni con loro se avessero permesso a Huawei di costruire una rete 5G.
Ma in un’intervista con il Financial Times, Sir Andrew Parker, capo del Servizio di sicurezza (MI5), ha dichiarato di non credere che il rapporto di condivisione dell’intelligence della Gran Bretagna con l’America sarebbe stato influenzato dalla decisione di non ostacolare Huawei Technologies. Quando gli è stato chiesto se Washington avrebbe smesso di condividere notizie di intelligence con Londra se il governo britannico avesse autorizzato un’offerta da parte di Huawei, Sir Andrew ha dichiarato che “non ha motivo di pensarlo oggi“. Ha anche aggiunto che i rapporti di intelligence tra  Gran Bretagna e  Stati Uniti e con altri stretti alleati, come il Canada e l’Australia, sono “più forti che mai”. La partnership dell’intelligence della Gran Bretagna con l’America “è, ovviamente, di grande importanza per noi”, ha affermato Sir Andrew.
Nel frattempo, nel fine settimana, una delegazione di alto livello della National Security Agency – la più grande agenzia di intelligence americana – e il Consiglio economico nazionale degli Stati Uniti sono stati a  Londra, in quello che sembra essere uno sforzo finale per convincere Londra a non collaborare con Huawei. Prima delle dimissioni dello scorso anno, il primo ministro britannico Theresa May avrebbe deciso di consentire alla società cinese di competere per contratti 5G. Si ritiene che il suo successore, il primo ministro Boris Johnson, sia d’accordo con tale decisione. Lo scorso aprile, un funzionario dell’intelligence tedesca ha anche respinto gli avvertimenti americani secondo cui la condivisione dell’intelligence con Berlino sarebbe terminata se Huawei avesse costruito una parte della rete tedesca 5G.

Usa non condividono informazioni intelligence con gli alleati che hanno il 5G cinese

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