Pacifico sulla relazione del Copasir: “Intelligence, auspicabile più intenso scambio informazioni  tra Paesi”

L’analisi dell’intreccio tra sicurezza militare e sicurezza economica, illustrata ieri dal Presidente Urso in Senato con la relazione del COPASIR, segnala incontrovertibilmente che, in questa fase di conflitto Russo-Ucraino, il tema della cyber sicurezza si ripropone in egual misura alle altre tematiche oggetto di approfondimento. Tuttavia siamo ben consci che un apparato di intelligence mono strutturale al livello europeo non è ancora ipotizzabile, proprio per la differenza di approccio ai temi legati alla sicurezza dei singoli Paesi UE”. Lo dichiara la Senatrice Marinella Pacifico (Gruppo Misto) e Coordinatore del dipartimento “Dinamiche Geopolitiche e Sicurezza Interna” per Coraggio Italia che aggiunge: “È normale, anzi auspicabile, un sempre più intenso scambio di informazioni tra i Paesi soprattutto per analizzare problemi comuni che, in questa crisi ucraina, ci avrebbe probabilmente fornito una gamma variegata di proposte per scongiurare la guerra”. “È chiaro inoltresottolinea Pacifico che gli apparati di sicurezza statunitensi hanno goduto di un ventaglio informativo più completo, scandendo quasi i tempi dell’invasione russa nei territori ucraini. Ora è assolutamente necessario, almeno in questa fase del conflitto, coordinare le politiche di sicurezza e intelligence fra i partner Nato e UE, per evitare pericolose fughe solitarie che potrebbero distorcere finanche l’architettura diplomatica messa in campo dai Paesi alleati”.

Pacifico sulla relazione del Copasir: “Intelligence, auspicabile più intenso scambio informazioni tra Paesi”