Dossier Libia, la Francia non molla la presa

La Francia sul dossier Libia non molla la presa nonostante la decisione  dell’Onu di lasciare la propria missione  per un’altro anno e portare il paese nordafricano alle elezioni entro marzo 2019. Béatrice le Fraper du Hellen, ambasciatrice di Francia in Libia, è stata nominata ambasciatrice a Malta e ha iniziato il suo nuovo incarico con un incontro domenica scorsa in Tunisia con il capo dell’Alto Consiglio di Stato libico Khalid Al-Mishri.


Secondo l’ufficio stampa dell’Alto Consiglio, l’incontro e’ l’estremo tentativo  per creare una base costituzionale per le elezioni in Libia fissate durante l’incontri di Parigi.
“I tempi stretti, tuttavia, potrebbero far fallire l’accordo di Parigi poiché la Camera dei Rappresentanti non sta facendo la sua parte”, ha detto Al-Mishri.
Al-Mishri  ha, quindi, accolto con favore l’approvazione della legge sul referendum costituzionale, affermando che gli sforzi dovrebbero essere raddoppiati per porre fine alla crisi.
I principali rappresentanti  libici ( Al Sarraj e Khalifa Haftar)  hanno firmato lo scorso maggio a Parigi una dichiarazione di principi per porre fine allo stallo politico ed  arrivare al “16 settembre con un  quadro costituzionale e al 10 dicembre con le elezioni.”

Al Mishri ha poi rappresentato all’ambasciatrice francese la situazione generale della Libia.
“Le riforme economiche avranno un impatto molto positivo sulle condizioni di vita dei libici e abbiamo fatto molti sforzi per portarle avanti.
Per quanto riguarda la  sicurezza a Tripoli, il dialogo può essere l’unico rimedio a qualsiasi conflitto, sottolineando la necessità di attuare sul campo le misure di sicurezza concordate nell’accordo politico libico”.

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