In Italia con barchini fantasma grazie ai “social”. De Felice: “Tunisia principale responsabile”

La  ministra dell’Interno Luciana Lamorgese ha reso noti i dati dei migranti sbarcati in Italia: 9372 dall’inizio dell’anno di cui 2372 soccorsi dalle Ong. L’80 per cento dei migranti ha utilizzato, quindi, barchini improvvisati difficilmente individuabili durante la navigazione e soprattutto al momento dell’attracco alle nostra coste. Ma come vengono organizzati? A svelarlo un’inchiesta de Il Messaggero.

Tramite Italy Immigration News, oppure Immigrants news, tantissime sono le pagine, profili e gruppi Facebook  dove si nascondono vere e proprie agenzie di viaggio che seguono i flussi migratori “fai da te”. Flussi che avvengono tramite barchini fantasma – senza transponder, non registrati –  che sfuggono ai radar nazionali. I migranti che scelgono questa soluzione, più rischiosa perchè improvvisata senza seguire le minime regole della navigazione, difficilmente verranno intercettati dalle forze dell’ordine ed accolti nei centri italiani. Ma a preoccupare di più ai tempi  del Covid-19 è il fatto che questi migranti sfuggendo ai controlli sanitari italiani potrebbero essere degli infetti che inconsapevolmente  diffondono il virus nelle nostre comunità.

L’inchiesta effettuata dal Messaggero rileva che sui social è facile trovar e numeri di telefono, luoghi di partenza, tragitti, costi e, in alcuni casi, anche dove effettuare i bonifici: da 2000 a 4000 euro. L’idioma utilizzato è  arabo e russo secondo il percorso da utilizzare che potrebbe passare per la Grecia, la Turchia, ovvero dall’Africa. Un sommergibile italiano della nostra Marina militare ha anche scoperto un grosso peschereccio che trasbordava i migranti su piccoli barchini e poi tornava indietro.

La maggior parte dei migranti parte dalla Tunisia, ma comprende anche gruppi di libici, il cui confine, in questo momento, è difficile da monitorare.

Il parere dell’ammiraglio Nicola De Felice

Al riguardo abbiamo sentito l’ammiraglio di div. (ris.) Nicola De Felice: “In merito agli sbarchi fantasma, se il problema vuole essere risolto occorre affrontare la soluzione in termini di politica estera e non mandando Lamorgese in giro senza una strategia coordinata con la Farnesina. La Tunisia è la principale responsabile di queste partenze e come tale deve essere posta sotto pressione in termini economici, militari e diplomatici dal Governo italiano. Ad esempio ponendo il veto in UE sulle quote senza dazi dell’olio d’oliva tunisino che importiamo in Europa in migliaia di tonnellate. Quindi pressione sulla cooperazione economica gestita dalla Farnesina (sono centinaia di milioni di Euro) e su quella militare e sulla sicurezza gestita dalla Difesa e dall’Interno”.

In Italia con barchini fantasma grazie ai “social”. De Felice: “Tunisia principale responsabile”