John Kelly indignato per la vergognosa strumentalizzazione della telefonata di Trump alla vedova del militare caduto in Niger

Si dice “scioccato” John Kelly, attuale Capo di Gabinetto del Presidente degli Stati Uniti per le polemiche scatenate dopo la telefonata di Trump alla vedova del soldato caduto in Niger, La David Johnson. John Kelly ha difeso il presidente, accusato di essere stato indelicato nei confronti della famiglia del giovane caduto per aver detto alla vedova che il marito conosceva i rischi del mestiere. Kelly che lo ricordiamo è un ex Generale dei Marine ed ha perso un figlio in Afghanistan nel 2010, proprio in riferimento al dolorosissimo episodio vissuto, ha precisato di non aver “biasimato” l’allora presidente Barack Obama per non aver chiamato la sua famiglia in occasione del loro gravissimo lutto. Ha poi aggiunto: “Perché alcuni Presidenti scrivono lettere, altri chiamano” e “non c’è un modo perfetto di fare queste telefonate”, ha osservato Kelly attaccando invece la parlamentare Usa, Frederica Wilson che era con la vedova al momento della telefonata di Trump e che ha sollevato il polverone. “Sono rimasto scioccato e mi si è spezzato il cuore”, ha dichiarato Kelly, “i soldati morti dovrebbero essere sacri“, ha tuonato, definendo la deputata “un barile vuoto” che “fa rumore” e che ha strumentalizzato politicamente la telefonata del presidente. Kelly ha dunque confermato che sull’imboscata in Niger, nella quale hanno perso la vita quattro soldati americani, è stata aperta un’inchiesta “ai massimi livelli” per verificare cosa sia accaduto.
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John Kelly indignato per la vergognosa strumentalizzazione della telefonata di Trump alla vedova del militare caduto in Niger