L’Italia firma una lettera d’intenti con la Francia per la cooperazione in campo terrestre

di Emanuela Ricci

I ministri della Difesa di Italia e Francia, Guido Crosetto e Sebastien Lecornu, hanno firmato ieri in Corsica una (LoI) lettera di intenti per la cooperazione militare in campo terrestre, segnando così un primo passo verso l’auspicata industria della Difesa comunitaria. Crosetto, nel corso dell’evento, ha esortato l’industria a muoversi più velocemente per rispondere alle necessità delle Forze Armate, prendendo ad esempio il sistema degli approvvigionamenti francese dove il ministro della Difesa può disporre alle industrie di dare la priorità ad una richiesta rispetto ad un’altra, in riferimento alle esigenze nazionali inserite in un contesto più ampio a livello internazionale, a seguito di impegni con paesi alleati, Nato o ad accordi bilaterali con paesi partner. Nello specifico oggi la priorità franco-italiana è la produzione di missili Aster rispetto ad altri. In una lettera congiunta al gruppo Mbda, che produce gli Aster, usati anche nel Mar Rosso contro i droni oltre che nel sistema Samp-T fortemente richiesto dall’Ucraina, i due ministri hanno chiesto di accelerare le produzioni per garantire le prime consegne già nel corso del 2024.

Crosetto ha poi esortato l’industria nostrana della Difesa a correre. “Noi – ha ricordato – non siamo un’economia di guerra come la Russia ma abbiamo la necessità che l’industria della difesa lavori con molta più velocità, perché da loro dipende il futuro del Paese. Finora non lo hanno capito, ma dobbiamo farlo capire con forza”. L’esigenza attuale è costruire il prima possibile il sistema di difesa missilitica Samp-T per cederlo all’Ucraina. Normalmente passano 5 anni tra l’ordine e la consegna.

Quindi da ieri si dà ufficialmente il via ad un polo industriale della difesa terrestre congiunto che coinvolgerà Roma, Parigi e perchè no, forse un giorno non molto lontano anche Berlino. “Le nostre forze terrestri lavorano bene insieme, condividono le stesse strategie militari e devono essere operative all’interno della Nato. I legami più stretti tra le industrie dovrebbero anche dare origine a progetti di armamento per i nostri due eserciti” ha spiegato il ministro francese. Crosetto ha detto che “la lettera d’intenti per la cooperazione nel campo terrestre è fondamentale e l’obiettivo è creare in Europa forti poli industriali, per i quali saranno necessari gli investimenti”.

L’intesa tra i due ministri discende dall’accordo siglato a dicembre del 2023 tra Leonardo e il gruppo franco-tedesco Knds.

l ministro francese ha poi fatto riferimento anche all’accordo siglato venerdì 26 aprile con l’omologo tedesco, Boris Pistorius, sul carro armato del futuro, il Main ground combat system (Mgcs). L’auspicio del ministro transalpino: “stiamo guardando anche all’Italia, dal momento che sarebbe naturale che l’Italia partecipasse a questo progetto, visto il suo interesse e le sue esigenze operative”. Lecornu ha poi precisato che il capo di Stato maggiore dell’esercito francese, Pierre Schill, effettuerà delle discussioni con il suo omologo italiano, generale Carmine Masiello”. Crosetto, al riguardo, si è mostrato favorevole ad allargare il progetto Mgcs anche all’Italia, unendosi così alla nascente sinergia europea nel campo dell’industria della Difesa.

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