L’Italia ha il suo Polo della dimensione subaquea per la sicurezza del dominio marino

di Redazione

Ieri a La Spezia è stato inaugurato un Polo nazionale della dimensione subacquea, alla presenza dei ministri della Difesa Guido Crosetto e delle Politiche del Mare Nello Musumeci. Il Polo è descritto come un incubatore di tecnologie per la sicurezza del dominio sottomarino, con un focus sulle infrastrutture critiche, dalle dorsali dei dati ai gasdotti.

Il centro è sotto l’egida della Marina Militare, che mette a disposizione gli spazi del Centro di supporto e sperimentazione navale. Importanti aziende italiane come Fincantieri e Leonardo partecipano al progetto, con l’obiettivo di creare nuove start-up, sfruttando la vicinanza con il Centre for Maritime Research della NATO.

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha dichiarato che il Polo rappresenta il pilastro della presenza italiana nel mondo sottomarino. Ha espresso fiducia nel successo del progetto, sottolineando che i risultati si vedranno nel tempo. Il Polo nazionale della subacquea è parte di una visione più ampia per La Spezia, che mira a diventare un centro fondamentale nel settore sottomarino, insieme a un progetto dell’Arsenale 5.0 del valore di un miliardo di euro.

Il Ministro delle Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha sottolineato l’importanza di rendere la dimensione subacquea un’opportunità per l’uomo prima che per la ricchezza di una nazione, enfatizzando la necessità di collaborazione e networking. Ha fatto riferimento al Comitato interministeriale per le politiche del mare e al Piano nazionale del mare come parte integrante di questa sfida.

L’Ammiraglio Enrico Credendino, capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ha evidenziato il modello sinergico di lavoro che coinvolge ministeri, industrie, università ed enti di ricerca. Ha poi ribadito l’importanza di andare avanti dopo aver ottenuto gli investimenti per il primo passo.

Il Polo nazionale della dimensione subacquea, ha detto Pierroberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri, “è un progetto strategico sia dal punto di vista della sovranità tecnologica che dal punto di vista industriale. E il suo gruppo e Leonardo sono le capo filiera, che però hanno ragione di esistere solo insieme alla filiera stessa. Il nostro ruolo sarà di incubare e accelerare, utilizzando la nostra capacità finanziaria, per trascinare la filiera e seguire i requisiti della Marina militare e del mondo civile”.

L’interesse di Leonardo è altissimo, ha enfatizzato Leonardo Mariani, codirettore generale di Leonardo, “pensiamo, insieme al partner Fincantieri con cui esiste un memorandum di intesa su questo tema, di poter portare un contributo importante. Possiamo valorizzare un parco di piccole e medie imprese che spesso sono detentrici di tecnologie che, senza la capacità di industrializzazione che abbiamo noi grandi industrie, rimangono idee in cantina“.

Il progetto prevede un simposio internazionale a Venezia nell’ottobre del 2024, dedicato al mondo subacqueo, in cui il Polo sarà presentato a livello internazionale dopo un anno di implementazione. Il presidente della Regione, Giovanni Toti, ha descritto l’evento come un giorno importante per l’Italia e la Liguria, celebrando l’unità positiva tra la presenza della Marina Militare e il tessuto produttivo della Spezia.

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