Preoccupazione è stata espressa da Michele Marsiglia, presidente di FederPetroli Italia che intervistato da Adnkronos, ha dichiarato che l’uccisione del generale Soleimani causerà importanti ripercussioni sulle quotazioni petrolifere internazionali.
“La storia si ripete come ai tempi di Saddam Hussein, stesso copione’. “Il raid statunitense su Baghdad che ha provocato l’uccisione del generale Soleimani è il segnale evidente di una guerra per i giacimenti petroliferi della regione da parte degli Usa. La storia si ripete come ai tempi di Saddam Hussein, stesso copione”. Lo afferma ad Aki-Adnkronos International il presidente di FederPetroli Italia, Michele Marsiglia, commentando l’uccisione in Iraq del comandante della Forza Quds, il corpo di elite dei Guardiani della Rivoluzione dell’Iran. “Se la focalizzazione principale è stata sulla Libia in questi ultimi mesi, con questo ultimo episodio si colpiscono ben due obiettivi geopolitici strategici del Medio Oriente: Iraq ed Iran, nonché i Paesi collegati alle fazioni politiche degli ayatollah iraniani”, prosegue Marsiglia.
Secondo il presidente di FederPetroli Italia l’uccisione del generale avrà conseguenze dirette anche sulle quotazioni petrolifere internazionali. “Un evento di tale importanza – spiega – ha sconvolto le politiche di approvvigionamento di importanti ordinativi di greggio iracheno già precedentemente contrattualizzati”. “Un’impennata del 4,3% del prezzo del petrolio è un’oscillazione difficile da contenere sulle contrattazioni e nell’adeguamento dei prezzi, sia per il Wti che per il Brent – conclude – Come FederPetroli Italia ci aspettiamo forti oscillazioni giornaliere per le prossime settimane”.