Migranti e Covid-19: “Ci state pensando?”

(di Andrea Pinto) Qualche mese fa, prima che il virus si impadronisse dell’umanità intera, delle sue vite, dei suoi comportamenti e delle sue certezze, l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva stilato un rapporto sul sistema sanitario in Africa dal quale emergeva una consolidata e, purtroppo, conosciuta  situazione di degrado allarmante. In particolare il rapporto metteva in evidenza che  l’Hiv/Aids continua a devastare l’Africa, dove vive l’11% della popolazione mondiale ma il 60% dei sieropositivi, più del 90% dei 300–500 milioni di casi di malaria stimati nel mondo ogni anno colpiscono africani, dei 20 Paesi con i maggiori tassi di mortalità materna nel mondo, 19 si trovano in Africa; questa Regione detiene anche il triste primato mondiale di mortalità neonatale.

Un altro rapporto dell’OMS, di questi giorni, informa invece che il Covid-19 è entrato a pieno titolo tra i problemi del continente Africano e gli ammalati accertati sono, al momento, più di centomila.

Ma la giusta lettura di quest’ultimo rapporto non deve spostare l’attenzione dei lettori sul numero dei contagiati quanto su quello degli accertati.

Infatti, in un continente che miete vittime per le continue guerre fratricide in corso, per la fame, per le malattie storiche e che è privo di sistemi di comunicazione adeguati ovvero di strutture sociali funzionanti che consentano di avere una qualsiasi situazione sotto controllo, si deve ragionevolmente pensare che i dati riferiti al covid-19 in Africa siano da amplificare all’ennesima potenza.

I centomila ammalati di covid-19 in Africa, sono verosimilmente la punta di un iceberg che, sebbene riguardi il continente africano, finirà per impattare, inevitabilmente, sul nostro continente e di converso anche sull’Italia.

Questo Governo, nei giorni scorsi, ha mostrato per l’ennesima volta una maniacale attenzione verso gli immigrati. Il che non sarebbe un atteggiamento  riprovevole. La parola accoglienza, infatti, può avere un senso adeguato se si parla di frange limitate di popolazione che scappano da una guerra e si presentano per un periodo di permanenza temporaneo alle porte di casa nostra. A quel punto la solidarietà è d’obbligo. Ma a fronte di centinaia di migliaia di persone  che si muovono attraverso il continente per raggiungere con l’aiuto delle Ong  o di mezzi di fortuna le coste del nostro Paese non si può che ratificare che non si tratta più di accoglienza a profughi e rifugiati ma si tratta di spostamenti programmati di masse di giovani africani che vanno ad inserirsi senza un ordine, senza un supporto e senza regole, in un sistema sociale nazionale che ha difficoltà a sostenere, con il proprio lavoro, anche le famiglie italiane e che quindi, non potrà mai fornire un futuro a questi giovani.

Ma nonostante questo sia oramai chiaro anche alla nonnina della porta accanto, i nostri politici si prodigano per i migranti come hanno fatto con la recente sanatoria e viene a tutti una domanda spontanea: ma qualcuno si sta preoccupando di fronteggiare l’immigrazione dal punto di vista del contagio da covid-19 in arrivo dall’Africa?

L’Italia ha già superato il picco della pandemia, la quale, andando in giro per il mondo ha da poco toccato il continente africano. È ragionevole pensare che quei centomila malati africani, come è successo per tutte le regioni del mondo, si stiano trasformando in milioni di ammalati e morti che non hanno possibilità di essere censiti e di cui non si ha notizia.

È chiaro e ragionevole pensare, pertanto, che la massa di giovani africani che si muove con destinazione l’Italia sia stata colpita dal virus, come lo è stata l’Umanità intera.

E allora perché il Governo non pone rimedio e  ferma i flussi migratori? Perché correre il rischio di aprire nuovi focolai? Perché accollarsi oneri insostenibili di cure intensive che dovrebbero ricadere invece sui paesi di origine di questi migranti, perché mettere a rischio nuovamente la popolazione italiana? In una sola domanda: perché il Governo, di fronte a migliaia di migranti che sbarcano giornalmente sulle nostre coste, non rende conto in Parlamento spiegando cosa sta facendo per evitare di portare in Italia migliaia di contagiati dall’Africa?

Migranti e Covid-19: “Ci state pensando?”