Trump: “ho sospeso attacco all’Iran”, “sarebbero morte almeno 150 persone”

Trump in un lungo discorso spiega cosa è successo questa notte, quando ha fermato l’attacco all’Iran, pochi minuti prima che iniziasse.

Ho chiesto quante persone sarebbero morte. ‘150, signore’, mi è stato risposto da un generale. Così, ho fermato tutto a dieci minuti dall’attacco, che non sarebbe stato proporzionato all’abbattimento di un drone”. I contenuti del discorso di Trump sono riportati dall’agenzia di Stampa italiana “Nova”.

Trump ha tuttavia aggiunto di “non avere fretta”. “Le nostre forze sono pronte a partire, sono di gran lunga le migliori al mondo. Le sanzioni contro l’Iran stanno mordendo e ne sono state aggiunte di nuove la scorsa notte.

L’Iran non potrà mai avere armi nucleari, non contro gli Stati Uniti, non contro il mondo!”, ha concluso il presidente statunitense.

Poi Trump ha nuovamente puntato il dito contro il suo predecessore, il democratico Barack Obama. “Il presidente Obama ha stretto un accordo terribile e disperato con l’Iran. Gli ha dato 150 miliardi di dollari, più 1,8 miliardi di dollari in contanti!

L’Iran era nei guai e l’abbiamo salvata. Gli abbiamo dato il via libera per le armi nucleari”. Secondo il capo della Casa Bianca, “invece di ringraziare l’Iran ha urlato Morte all’America”. “Ho posto fine all’accordo che non era nemmeno stato ratificato dal Congresso, e imposto forti sanzioni. Oggi l’Iran è un paese molto più debole rispetto all’inizio della mia presidenza, quando causavano enormi problemi in tutto il Medio Oriente. Ora sono in bancarotta”.

Il cambio di rotta di Trump ha evitato, almeno per il momento, che la progressiva intensificazione delle tensioni in atto da mesi tra Usa e Teheran sfociasse potenzialmente in un conflitto aperto. Nelle scorse ore la stampa Usa aveva segnalato possibili indizi di un imminente attacco su scala limitata contro postazioni missilistiche iraniane. Più di una fonte vicina alle Forze armate Usa e all’amministrazione Trump ha confermato che i preparativi per l’attacco erano già in corso, quando il presidente ha deciso di tornare sui suoi passi. L’Iran ha annunciato frattanto di disporre di prove “inconfutabili” del fatto che il drone statunitense abbattuto ieri fosse entrato nel suo spazio aereo, contrariamente a quanto affermato da Washington.

A dirlo è stato il viceministro degli Esteri della Repubblica islamica, Abbas Araghchi. “Il drone aveva violato lo spazio aereo iraniano. I detriti sono stati trovati nelle acque territoriali dell’Iran“, ha detto Araghchi in una conversazione telefonica con Markus Leitner, l’ambasciatore svizzero a Teheran – che rappresenta gli interessi statunitensi nel paese.

Secondo quanto riferito dal ministero degli Affari esteri iraniano in una nota, Araghchi “ha esortato le forze statunitensi a rispettare i confini marittimi e aerei dell’Iran“, aggiungendo che “questa non è la prima volta” che gli Usa violano il territorio del paese. “E’ già successo diverse volte“, ha detto il viceministro. Secondo Araghchi, l’Iran “non vuole la guerra” ma “difenderà con decisione il suo territorio dalle aggressioni”.

 

Trump: “ho sospeso attacco all’Iran”, “sarebbero morte almeno 150 persone”

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