Trump, vita di un presidente contro tutti: il nuovo libro di Gennaro Sangiuliano

È uscito martedì scorso, ma sarà presentato al pubblico il giorno 20 ottobre presso il 3º piano dello Spazio Eventi di Mondadori in Piazza Duomo a Milano, il nuovo libro di Gennaro Sangiuliano, giornalista, vicedirettore del Tg1-Rai. Laureato in giurisprudenza, PhD in diritto ed economia, collabora con il “Sole24Ore” e “Libero”. È titolare del corso di Storia dell’Economia presso l’Università Luiss – Guido Carli di Roma e direttore della Scuola di Giornalismo dell’Università di Salerno.
Autore, tra gli altri, di due libri su personaggi del calibro di Putin e Hillary Clinton, scrive questa volta una sorta di biografia su Donald Trump e la scrive analizzando la sua vita, senza pregiudizi e senza tener conto della demonizzazione in atto fin dal momento della sua candidatura alla Casa Bianca, conclusasi come noi tutti ben sappiamo e contro ogni pronostico, con l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti d’America. Il libro, edito da Mondadori, racconta l’accanimento mediatico nei confronti di Donald Trump iniziato il 16 giugno 2015 quando, tra lo sbigottimento e l’incredulità della componente più influente e “radical chic” del circolo mediatico dominante, l’impresentabile “palazzinaro”, scendendo una delle scintillanti e dorate scale mobili della Trump Tower, sulla famosa 5th Avenue newyorkese, annunciava la sua candidatura a Presidente degli Stati Uniti.
“Make America Great Again”. Questo lo slogan con cui, incurante delle spietate critiche mosse verso la sua persona, inizia una corsa che lo porterà, tra lo stupore e lo sgomento della comunità internazionale più che quella statunitense, ad eleggere il nuovo domicilio al 1600 di Pennsylvania Avenue NW, di Washington DC.
Raramente nella storia si era assistito ad opinioni così concordanti tra loro nel ritenere un personaggio completamente inadeguato al ruolo per cui era stato individuato. Critiche provenienti praticamente da tutte le parti, senza probabilmente il tentativo di allargare gli orizzonti e cercare di capire cosa stava realmente accadendo al di là di quel mondo patinato che spesso avvolge i cosiddetti tenutari della “verità assoluta”. Quello che avveniva fuori dai salotti in cui spesso vige la regola della supponenza e dell’arroganza di poter muovere i fili e di indirizzare le altrui vite, era in realtà ciò che poi si è concretizzato. Nel corso di un intervista rilasciata dall’autore del libro, lo stesso si mostra stupito dalla vittoria di Trump sulla Clinton e a proposito di questo, Sangiuliano paragona il duello per arrivare alla Casa Bianca, ad uno scontro tra una piccola élite che governa il mondo della globalizzazione ed il popolo, che molto più numeroso, questa globalizzazione la subisce.
Gennaro Sangiuliano nella stesura del suo interessante libro, ha approfondito come in pochi hanno provato a fare, la vita di Donald Trump, “rovistando” nella sua biografia e tirando fuori fatti ed avvenimenti inediti, mai raccontati prima.
Quello che emerge dal libro di Sangiuliano è senza dubbio un personaggio complesso, spregiudicato e fuori dal comune, non certo l’uomo politico o il diplomatico a cui siamo stati abituati negli anni, ma un personaggio molto più vicino al popolo ed alle sue più banali esigenze e ragionamenti quotidiani sulle questioni di vita vissuta.
Donald Trump nasce a New York e più precisamente nel suo “borough” più grande per superficie e il secondo per popolazione: il Queens. Padre di origine tedesca (il cognome originale del nonno, immigrato era Drumpf) e madre scozzese, è riuscito a creare un impero economico, che la rivista Forbes stima oggi in 4 miliardi di dollari. Adolescente indisciplinato, quasi obbligato al ruolo di teppista nella difficile sopravvivenza nel quartiere dove cresce, Donald sembra aver messo la testa a posto con il passare degli anni. Ha studiato infatti con ottimi risultati alla New York Military Accademy uno dei più prestigiosi e rigidi licei militari americani per poi proseguire gli studi alla Wharton School dell’Università della Pennsylvania, un ateneo fortemente orientato agli studi economici e ritenuto fra i migliori al mondo in questo campo, un istituto in cui hanno studiato, tanto per rimanere in Italia, l’ex Ministro dello Sviluppo Economico Italiano, già Amministratore Delegato di Banca Intesa, Corrado Passera oltre al Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco.
Non si può certo dire che, quantomeno in gioventù, sia stato agevolato da favoritismi. Si mostra da subito “animale” dal non comune fiuto per gli affari e già da diciottenne, mentre nel tempo libero i suoi coetanei fanno tutt’altro che dedicarsi al business, lui trascorre ore a scorrere i bollettini delle aste immobiliari, impegnando l’acquisto con una piccola caparra e subito dopo rivendendo con cospicui profitti.
Dopo essersi saputo imporre negli affari, mosso da una formidabile ambizione, è riuscito con lo stesso piglio a farlo anche in politica grazie alla sua testarda determinazione. Lo scrittore nel suo libro scrive che “Ha vinto facendo l’esatto contrario di quello che impongono i vademecum da politicamente corretto. Mentre solitamente i candidati cercano il sostegno dell’establishment, lui ha massacrato i poteri forti, affermando quello che donne e uomini delle strada pensano ma non hanno la possibilità di dire”. Chiudendo il libro, dopo aver sfogliato le 288 interessantissime pagine ci si trova di fronte una quarta di copertina che recita un messaggio piuttosto inquietante: “Trump non è un intellettuale ma ha colto il senso del tempo. Potrebbe rivelarsi la risposta sbagliata a problemi reali e a rivendicazioni fondate. Demonizzarlo non serve. Non aiuta a capire”.
GB
foto: Mondadori

 

 

 

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