Il Mali nega la presenza della Wagner anche di fronte alle evidenze

Il governo del Mali venerdì scorso ha seccamente smentito le accuse infondate di un presunto dispiegamento di elementi paramilitari di una società privata russa, la Wagner.

Il governo del Mali chiedendo le prove sulle pesanti accuse ha voluto precisare che alcuni “istruttori russi” erano in Mali come parte del rafforzamento della capacità operativa delle forze di sicurezza e di difesa nazionali.

“Bamako ha intrapreso rapporti normali di cooperazione con la Federazione russa, partner storico del Mali”, ha affermato il portavoce del governo, il colonnello Abdoulaye Maiga.

Giovedì scorso la dura condanna di 15 paesi occidentali sul dispiegamento in Mali di mercenari russi appartenenti al controverso gruppo Wagner e sulla fornitura di armi ed equipaggiamenti da parte di Mosca: “Siamo consapevoli del coinvolgimento del governo della Federazione Russa nel fornire supporto allo spiegamento del gruppo Wagner in Mali, invitiamo pertanto la Russia ad un comportamento responsabile e costruttivo nella regione”.

C’è una crescente preoccupazione internazionale in Mali dopo la presa del potere da parte del colonnello Assimi Goita a seguito di un secondo colpo di stato del Paese in meno di un anno. Una condotta che allontana sempre di più anche le elezioni di febbraio prossimo.

Una fonte d’intelligence francese, citata da F24, ha confermato l’esistenza di importanti movimenti militari: “Stiamo assistendo a ripetute sortite aeree con aerei da trasporto militari appartenenti all’esercito russo ed installazioni all’aeroporto di Bamako per consentire l’arrivo di un numero significativo di mercenari”.

Sono state, inoltre, notate frequenti visite dei dirigenti della Wagner a Bamako e le attività dei geologi russi, noti per la loro aderenza alla Wagner.

Nonostante il dispiegamento di mercenari russi, la dichiarazione dei 15 paesi occidentali indica chiaramente che nessuno avrete lasciato il paese africano, “non rinunceremo ai nostri sforzi per soddisfare i bisogni della popolazione del Mali”. Anche se Parigi ha affermato che il dispiegamento della Wagner è incompatibile con la presenza di truppe francesi.

Il Mali è l’epicentro dell’insurrezione jihadista iniziata nel nord del Paese nel 2012 e diffusa tre anni dopo nei vicini Niger e Burkina Faso.

Il Mali nega la presenza della Wagner anche di fronte alle evidenze

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