Lo scaricabarile. Biden: “Sapete che un ex presidente ha fatto un accordo con i talebani?”

   

Mentre l’Isis ha rivendicato la responsabilita’ dell’attacco all’aeroporto di Kabul, secondo l’account del gruppo su Telegram, questa notte sono partiti da Kabul tutti gli italiani civili, diplomatici e militari. Tra gli altri, lasceranno l’Afghanistan il console a Kabul Tommaso Claudi, l’ambasciatore Stefano Pontecorvo, rappresentante civile della Nato nel paese.

Il capo di stato maggiore delle forze armate americane, Mark Milley, ha inviato un messaggio alle famiglie dei dodici militari americani rimasti uccisi negli attentati di Kabul. “Questi coraggiosi uomini e donne – ha detto il generale – mettono a rischio le loro vite per salvaguardare gli americani e quelli in pericolo. Hanno portato in salvo piu’ di centomila persone. Non potrei essere piu’ orgoglioso del loro servizio. Hanno dato la loro vita per salvare gli altri, non c’e’ compito piu’ grande e piu’ nobile”.

La beffa. Funzionari statunitensi a Kabul hanno fornito ai talebani un elenco di nomi di cittadini americani, titolari di carta verde e alleati afgani per concedere loro l’ingresso nel perimetro esterno dell’aeroporto della capitale afghana. E’ quanto scrive Politico che cita tre funzionari americani. La decisione dei funzionari Usa ha sollevato l’indignazione di alcuni legislatori e funzionari americani perche’ potrebbe aver messo in pericolo le persone interessate. La mossa – spiegano le fonti di Politico – e’ stata architettata per accelerare l’evacuazione di decine di migliaia di persone dall’Afghanistan dopo il caos scoppiato dal ritorno del regime degli studenti coranici. In particolare la mossa sarebbe arrivata dopo la scelta americana di affidare la sicurezza all’esterno dello scalo ai talebani. “Fondamentalmente, hanno appena messo tutti quegli afghani su una lista di uccisioni”, ha commentato un funzionario della Difesa, parlando a condizione di anonimato. “E’ semplicemente spaventoso e scioccante”, ha aggiunto. La questione e’ emersa durante un briefing riservato a Capitol Hill all’inizio della settimana e ha scatenato l’indignazione non di pochi con i massimi funzionari dell’amministrazione Biden che hanno difeso il loro stretto coordinamento con i talebani. I funzionari di Biden sostenevano che fosse il modo migliore per tenere al sicuro americani e afghani e prevenire un conflitto a fuoco tra i combattenti talebani e le migliaia di truppe statunitensi di stanza all’aeroporto.

L’Isis vorrete colpire un aereo a Kabul. Il capo del comando centrale Usa Kenneth McKenzie ha detto di aspettarsi che gli attacchi dell’Isis continueranno a Kabul e che gli Usa sono pronti a prendere misure contro i responsabili degli attentati a Kabul. Il generale ha poi precisato che non ci sono elementi che portino a pensare che i talebani abbiano lasciato che accadessero gli attentati. L’Isis, ha aggiunto McKenzie, vorrebbe attaccare un aereo a Kabul se potesse.

L’assedio politico a Biden

Biden parla alla nazione mentre la Casa Bianca appare sempre più assediata da feroci polemiche e tra i repubblicani cresce il fronte di chi invoca l’impeachment, se non addirittura le dimissioni immediate del presidente. Tra questi non poteva mancare Donald Trump: “Non dovrebbe essere un grosso problema dal momento che non è stato eletto legittimamente”, afferma l’ex presidente. Biden cerca una via di uscita non facile: sul tavolo le diverse opzioni che, secondo gli osservatori, potrebbero andare da un completamento dell’evacuazione entro il 31 agosto come previsto a una reazione sul campo contro un attacco che nelle ultime ore era stato ampiamente annunciato dagli 007 Usa e alleati. Uno scenario quest’ultimo problematico, visto il controllo del potere a Kabul ormai nelle mani dei talebani e la difficoltà di individuare degli obiettivi tra i militanti dell’Isis, autori dell’attentato.

“A questo punto il presidente si deve dimettere“, ha affermato per primo il deputato repubblicano Mike Garcia, venendo allo scoperto e affermando quello che in tanti nel suo partito pensano, non solo Trump. Anche l’ex ambasciatrice Usa all’Onu Nikki Haley, che in molti vedono candidata alle presidenziali del 2024, agita lo spettro delle dimissioni pur mettendo in guardia dal fatto che sostituire Biden con la vice Kamala Harris sarebbe addirittura peggio. Finora l’ipotesi impeachment, caldeggiata anche da un big come il senatore Lindsay Graham, o quella della rimozione attraverso il meccanismo del 25esimo emendamento della Costituzione, era stata presa in considerazione solo con la possibile riconquista da parte dei repubblicani del controllo di almeno una delle due camere del Congresso, nelle elezioni di metà mandato del prossimo anno. Ora tutto potrebbe precipitare.

Il discorso di Biden

“Non ci faremo fermare dai terroristi, continueremo le nostre evacuazioni“, dichiara Biden. “La nostra missione continuerà e l’America non si lascerà intimidire”, aggiunge, spiegando che “se l’esercito ha bisogno di ulteriori forze le garantirò”. “Ci sono circa 5mila americani in Afghanistan” e l’operazione di evacuazione “non si fa in poco tempo“, prosegue il presidente Usa, confermando però la data ultima del 31 agosto per lasciare il Paese. “Non credo che i talebani siano buoni ma collaborano e contiamo sul fatto che è nel loro interesse che andiamo via dall’Afghanistan in modo puntuale e come prestabilito”, sottolinea Biden.

“Per quanto riguarda i terroristi dell’Isis-K che hanno ordinato questi attacchi li troveremo dovunque siano”, dichiara il presidente degli Stati Uniti. Gli Usa risponderanno “con forza e precisione” in Afghanistan, “non dimenticheremo, non perdoneremo, non ci lasceremo intimidire: questi terroristi dell’Isis non vinceranno“. “Ho informato i comandanti militari che qualunque cosa sarà necessaria io la garantirò, anche forze supplementari“, aggiunge Biden. Che poi annuncia: “Ho ordinato ai miei comandanti di sviluppare piani operativi per colpire l’Isis, le risorse chiave, la leadership e le sue strutture”.

“Il nostro interesse nell’andare in Afghanistan era prendere Osama bin Laden, spazzare via al-Qaeda e impedire che potesse accadere” un nuovo 11 settembre, ricorda Biden. “Io ho la responsabilità per tutto quello che è successo”, risponde il presidente Usa a un cronista. Poi però Biden difende la sua linea: “Ma voi sapete che un ex presidente ha fatto un accordo con i talebani che avrebbe ritirato tutte le forze entro maggio, ricevendo in cambio che i talebani non avrebbero attaccato le forze americane. Ricordate? Io credo che le persone possono essere ferite, uccise. Il motivo per cui non ci sono stati attacchi da febbraio è perché Trump ha promesso di ritirare le truppe dal primo maggio“, evidenzia Biden. “Sì, rispetto la sua decisione del ritiro. Ma immaginate dove sarei in questo momento se avessi rinegoziato il giorno dell’evacuazione. Avrei potuto solo portare altri soldati“, aggiunge. Poi conclude: “Era arrivato il momento di porre termine a una guerra di 20 anni“.