Medio Oriente in fiamme: Gli Usa bombardano postazioni iraniane in Siria e Iraq mentre all’Italia il Comando operativo della missione Aspides

di Francesco Matera

In seguito all’uccisione di tre soldati americani in Giordania da un drone delle milizie irachene sostenute dall’Iran, gli Stati Uniti hanno risposto con un’azione militare di grandi proporzioni. Il Pentagono ha autorizzato attacchi su oltre 85 bersagli strategici in Siria e Iraq, compresi comandi, centri dell’intelligence, arsenali di razzi e droni, nonché depositi di munizioni.

L’U.S. Central Command ha specificato che gli attacchi sono mirati principalmente verso la Forza Quds delle Guardie della rivoluzione islamica iraniana e a gruppi di miliziani affiliati. L’utilizzo di numerosi aerei, tra cui cacciabombardieri a lungo raggio decollati dagli Stati Uniti ha comportato l’impiego di oltre 125 missili di precisione. Le informazioni ufficiali sul bilancio degli attacchi sono ancora limitate. L’Osservatorio siriano sui diritti dell’uomo ha segnalato almeno 13 combattenti pro-Iran uccisi dallo strike americano.

Il presidente Joe Biden ha annunciato che la risposta degli Stati Uniti proseguirà nei prossimi giorni, sottolineando che gli americani reagiranno a qualsiasi altra minaccia o rappresaglia.

Sul versante Mar Rosso l’Italia assumerà il comando operativo della missione UE denominata Aspides. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha rivelato che l’Unione Europea ha chiesto ufficialmente all’Italia di fornire il Force Commander per questa missione, con responsabilità dirette sulla gestione degli assetti navali e sulle risposte agli attacchi del gruppo ribelle yemenita degli Houthi. La Marina militare italiana assumerà anche il comando della missione antipirateria Atlanta nel Golfo di Aden, rafforzando così ulteriormente il ruolo dell’Italia nella gestione delle crisi in questa regione strategica.

Per quanto riguarda il conflitto a Gaza Hamas alza il tiro e chiede la liberazione di Marwan Barghouti, detenuto dal 2002 in un carcere israeliano. Una richiesta che raffredda le trattattive in corso.Le fonti di informazione suggeriscono diverse versioni dell’accordo in discussione tra le parti, inclusa una fase iniziale di tregua di 35 giorni in cambio di 35 ostaggi, con una progressione graduale del rilascio basata su categorie specifiche di prigionieri.

La situazione in Medio Oriente si complica di giorno in giorno. Ora si attende la risposta dell’Iran alla rappresaglia americana. Nel frattempo in Italia sono state lanciate due molotov contro il consolato americano a Firenze.

Dopo le due bombe molotov è arrivato anche un video di rivendicazione che esalta Hamas e promette altre azioni contro Italia ed Europa se: “continueranno a sostenere i crimini di Israele e Usa”. L’origine del video è giudicata dagli inquirenti attendibile e la minaccia seria, anche se si propende ad attribuirne la paternità a un lupo solitario.

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