Sprint del Governo su riforma Giustizia e misure per rientro a scuola in presenza

Pausa estiva per i lavori parlamentari il 6 agosto prossimo, occorrerà accelerare sulla riforma della giustizia e sulle misure da attuare per aprire la scuola a settembre in tutta sicurezza. La conferma alla presenza in aula per la prossima stagione direttamente dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella che sui vaccini ha aggiunto: “Vaccinarsi e’ un dovere civico e morale, chiedo alla politica e ai cittadini senso di responsabilita’ collettivo, dando per scontato che non si puo’ dire di no al vaccino quando si lavora o ci si trova in spazi comuni”.

Sulla riforma del processo penale l’accordo tra i partiti non c’e’, ne’ c’e’ la prospettiva che possa essere raggiunto in tempo per farla approvare dalla Camera prima della pausa estiva. E’ la constatazione che tutti hanno dovuto fare al termine dell’incontro tra la Guardasigilli e i capigruppo di maggioranza della commissione Giustizia di Montecitorio. Le richieste dei partiti rischiano di vanificare i presupposti della riforma e invece, come ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, alla fine si deve arrivare a una decisione. Da prendere entro venerdi’ 30 per portare il testo subito in Aula. Uno scenario che pone il premier Mario Draghi nella posizione di dover fare subito una sintesi da portare in Parlamento, chiedendo ai partiti di maggioranza di appoggiarla, e di ritirare i propri emendamenti. Una eventualita’ che si potrebbe concretizzare nelle prossime ore nella riunione del consiglio dei ministri, precisa l’Ansa.

Sul fronte scuola, per far si che si avveri la presenza degli alunni in aula, evitando che la curva dei contagi subisca un’impennata difficile poi da gestire, occorrerà lavorare su più direzioni, una fra tutte i trasporti a lunga percorrenza, introducendo l’obbligo del green pass, molto probabilmente già dalla seconda meta’ di agosto e cercare di potenziare i trasporti locali e scolastici. “In un anno e mezzo non si e’ riusciti a comprare mezzi e ad assumere piu’ autisti” lamenta al riguardo il presidente dell’Associazione nazionale presidi Antonello Giannelli.

Mario Draghi ieri ha incontrato a palazzo Chigi, il leader della Lega, Matteo Salvini per discutere di vaccini, green pass e riforma della giustizia. Salvini, rimasto soddisfatto dell’incontro, ha voluto però ribadire ai cronisti la sua contrarieta’ all’obbligo vaccinale, non solo nella scuola.

Nel frattempo sarà presentato alle Regioni il Piano messo a punto dal ministero dell’Istruzione sulla base delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico. Occorrerà arrivare alla ripresa dell’anno scolastico con almeno il 60% degli studenti tra i 12 e i 19 anni vaccinati (2,4 milioni di persone, 2 se si considera solo chi frequenta le superiori) – percentuale che per il Commissario per l’emergenza Francesco Figliulo e’ raggiungibile entro la prima decade di settembre – utilizzo della mascherina e distanziamento, con possibilita’ pero’ di superamento della misura laddove non sia possibile mantenere il metro di distanza, capienza dei traporti pubblici all’80% ed eventuale scaglionamento degli orari d’ingresso, anche se si pensa di dilazionare quelli degli uffici pubblici anziche’ della scuola.

Il nodo più difficile da sciogliere sono le vaccinazioni del personale scolastico. La percentuale degli immunizzati e’ arrivata all’85,5% ma con forti differenze regionali. Quattro regioni, Sicilia, Sardegna, Calabria, Liguria e la provincia di Bolzano hanno oltre il 30% di prof che non hanno fatto neanche la prima dose. Visto che non ci sono problemi negli approvvigionamenti dei vaccini, precisa Palazzo Chigi, il problema e’ convincere chi non vuole vaccinarsi. E’ probabile che il governo proceda con una forte raccomandazione e poi, se entro il 20 agosto non raggiungerà il 90%, si potrebbe pensare a introdurre l’obbligo. Anche i presidi hanno confermato il loro sostanziale appoggio all’obbligatorieta’, attaccando pero’ la politica per le “difficolta’” nel decidere sui trasporti locali e sull’obbligo vaccinale.

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