Accordo tra Aeronautica militare italiana e Virgin Galactic per un volo suborbitale

Accordo tra Aeronautica militare italiana e Virgin Galactic

È stato firmato oggi nella sede dell’ambasciata italiana a Washington il primo contratto tra l’Aeronautica Militare Italiana e la Virgin Galactic per l’ acquisto di un volo suborbitale di ricerca scientifica.

Il volo partirà dallo Spaceport del New Mexico negli Usa nel dicembre del 2020. A siglare l’ accordo – alla presenza dell’ incaricato d’affari dell’ambasciata, ministro Maurizio Greganti – sono stati per l’Aeronautica Militare il generale di divisione aerea e addetto della Difesa per la Cooperazione per la Difesa Stefano Cont, e per la Virgin Galatic il presidente Mike Moses. Per l’Amministrazione Usa era presente, David Turne, vicedirettore al Dipartimenti di Stato dell’Office of Space and Advanced Technology’. Medici e ricercatori saranno a bordo del volo spaziale per condurre esperimenti scientifici.

 

Il contratto segna la prima volta in cui un governo ha finanziato un volo di ricerca a carattere umano su un veicolo spaziale commerciale. La missione, che avrà luogo già nel 2020, farà volare tre specialisti del payload italiano e un rack di payload di ricerca. Gli specialisti del payload dell’aeronautica militare italiana e il team del payload della Virgin Galactic stanno collaborando con il Centro nazionale di ricerca italiano (CNR) sulla progettazione dei payload sperimentali.

Il sistema SpaceShipTwo di Virgin Galactic è progettato per far volare sia gli esseri umani che i carichi utili nello spazio per scopi turistici e di ricerca. La compagnia offre una soluzione end-to-end per i voli con payload che include l’uso di SpaceShipTwo e del suo aereo da trasporto, insieme all’hardware, ai processi e alle strutture necessarie per una campagna di successo. La piattaforma di Virgin Galactic offre un accesso affidabile e conveniente all’alta atmosfera e allo spazio che possono ospitare anche grandi payload di ricerca. La compagnia ha già trasportato carichi utili nello spazio attraverso il programma “NASA’s Flight Opportunities Program”.

La ricerca orientata sull’uomo a bordo di SpaceShipTwo consente un approccio dinamico alla scienza spaziale con ricercatori in grado di impegnarsi attivamente con loro esperimenti, rispondere agli sviluppi in tempo reale, ottimizzando l’efficacia della stessa. Virgin Galactic sarà in grado di fornire benefici alla comunità di ricerca a livelli di ripetibilità, convenienza e qualità della condizione di micro-gravità non disponibile nel volo spaziale umano convenzionale.

Durante il volo spaziale, a seguito dello spegnimento del motore a razzo, i ricercatori si sganceranno dalle loro sedi e intraprenderanno le azioni necessarie per completare ogni esperimenti durante alcuni minuti di gravità zero. La compagnia fornirà formazione e preparazione ai ricercatori in modo che siano pronti a svolgere il loro lavoro di specialisti di missione su questi tipi di volo e forniranno supporto pre-volo in loco per ciascuno degli esperimenti.

Il carico utile includerà strumentazione medica che misurerà gli effetti biologici della fase di transizione dalla gravità alla micro-gravità sul corpo umano. Altre apparecchiature di prova possono essere utilizzate per aiutare a sviluppare una nuova comprensione della chimica dei carburanti verdi.

Il volo suborbitale è destinato a rivoluzionare il trasporto aereo e l’accesso allo spazio. Infatti, la spinta tecnologica alla base della trasformazione degli aereoplani verso gli spazioplani porterà naturalmente al trasporto di futura generazione (“point-to-point”) mettendo a disposizione piattaforme ad alta quota per l’accesso allo spazio e per i servizi di lancio.

Secondo uno studio effettuato dall’Aeronautica Militare, l’Italia ha le condizioni geografiche e climatiche ideali per il volo suborbitale; ha numerosi aeroporti che possono essere trasformati in spazioporti; ha tradizione e competenze nel settore della ricerca medica aerospaziale, essenziale per la condotta in sicurezza delle operazioni ad alta quota.

Piccoli spazioplani, che in parte raccoglieranno l’eredità dello space shuttle, dopo una prima fase di sperimentazione e ricerca, saranno impiegati per scopi di turismo spaziale, senza precludere altre opportunità di impiego, quale trasporto passeggeri, materiale e la messa in orbita bassa di piccoli satelliti.

L’Italia quindi, nel lungo termine, potrebbe ambire ad essere futuro leader nel settore in Europa e nel mondo.

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