Alto rappresentante Ue Borrel va dal Sultano

L’alto rappresentante Ue Josep Borrell ed il commissario per la gestione delle crisi Janez Lenarcic, oggi e domani, saranno ad Ankara, per incontri ad alto livello” con le autorità turche e per discutere dell’escalation nella provincia siriana nordoccidentale di Idlib, delle conseguenze umanitarie per la popolazione, e della situazione dei rifugiati siriani in Turchia. Lo rende noto il Servizio europeo per l’azione esterna (Seae) in un comunicato.

Borrell si reca ad Ankara prima della riunione informale dei ministri degli Esteri dell’Ue (Gymnich) e del consiglio straordinario Esteri, a Zagabria, del 5 e 6 marzo.

Questione siriana

Come abbiamo fermato i gruppi terroristici di Daesh, Pkk e Feto, avrà la stessa sorte anche il regime tirannico siriano“, ha detto il presidente turco riferendosi anche al Pkk, considerato organizzazione terroristica dal governo di Ankara e al movimento guidato da Fetuallah Gulen (Feto), che il governo turco considera la mente del fallito golpe del luglio 2016.

Rivolgendosi apertamente a Russia e Iran, sostenitori di Damasco, Erdogan ha sostenuto di non avere alcuna ostilità nei loro confronti in Siria e di voler garantire la sicurezza del suo Paese e porre fine a una crisi umanitaria scatenata dallo spostamento di milioni di siriani verso la Turchia. Dopo l’avvio dell’operazione Scudo di Primavera, Erdogan ha ricordato che il suo governo ha privilegiato all’inizio  la strada diplomatica. “Iniziamo solo a mostrare la nostra forza a chi pensa che la nostra sensibilità a evitare spargimenti di sangue sia una debolezza“, ha detto il presidente durante una riunione del suo partito, l’Akp. “I responsabili di questa situazione sono coloro che si sono sentiti in grado di minacciarci. E’ nostro dovere vendicare i nostri soldati”. Erdogan ha poi avvertito: “Chi minaccia di attaccare i nostri punti di osservazione a Idlib non ha ancora imparato la lezione“.  

Questione confini con la Grecia

Pensavano stessi bluffando“. Con queste parole il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, e’ tornato a parlare dell’apertura dei confini con l’Ue, invitando l’Europa a “farsi carico della propria parte del fardello“. “Se l’Occidente non fa la sua parte apriremo le frontiere, lo avevo detto e non era un bluff come pensavano. Dopo l’apertura delle frontiere mi hanno chiamato chiedendomi di chiudere tutto, ho risposto che quel periodo era giunto al termine, che era arrivato il momento di farsi carico della propria parte di questo fardello. Il numero di migranti che sono passati e’ salito e salira’ ancora“, ha detto Erdogan, che ha poi reso noto che  parlera’ con il premier bulgaro Boyko Borisov e a seguire con la cancelliera tedesca Angela Merkel

Immediato il commento da Berlino della cancelliera Angela Merkel: “Il presidente turco non si sente sufficientemente sostenuto al momento, ma con tutta la dovuta comprensione per il presidente Recep Tayyp Erdogan è del tutto inaccettabile che questo venga risolto a spese dei rifugiati. Questi sono messi in una situazione in cui sono costretti ad andare al confine e finiscono in pratica in un vicolo cieco”.

 

 

Alto rappresentante Ue Borrel va dal Sultano