Decretone da 25 miliardi, un primo passo per coprire i danni dell’emergenza

Finalmente sono stati resi noti i numeri e la suddivisione dei  25 miliardi del decreto #curaItalia che, secondo le previsioni del premier Giuseppe Conte, attiverà flussi di danaro per 350 miliardi. 3,5 sono i miliardi per la Sanità e la Protezione Civile, mentre 10 i miliardi  per il sostegno all’occupazione, al reddito e ai lavoratori. Così ha commentato l’avvocato pugliese:  “E’ una manovra economica poderosa. Stiamo cercando di costruire una diga per proteggere imprese, famiglie, lavoratori“.  Un provvedimento di 100 pagine che interessa quasi tutti i settori colpiti  dall’emergenza. C’e’ l’attesissimo congedo parentale a 15 giorni, “sostituibile” con un voucher babysitter da 600 euro. C’e’ la Cassa integrazione in deroga che andra’ a coprire anche le aziende con un solo dipendente e per la quale il dl “#curaitalia” stanzia 3,3 miliardi. Vale 1,3 miliardi, invece, il Fondo di integrazione salariale. Per i lavoratori autonomi previsti 600 euro di una tantum nel mese di marzo mentre c’e’ il congelamento totale dei licenziamenti, decisione che investe tutte le procedure a partire dal 23 febbraio. Viene sospeso, inoltre, ogni adempimento fiscale con scadenza dall’8 marzo al 31 maggio. Stop, non per tutti, anche a rate di mutui e prestiti. Ma il decreto non e’ solo “economico”. Rinvia, ad esempio, le udienze civili, penali ed amministrative fino al 15 aprile. Interviene sui penitenziari danneggiati dalle recenti rivolte, disciplina il lavoro agile prevedendo un premio a marzo da cento euro per i dipendenti con reddito inferiore ai 40mila euro che si recano in sede, permette alle imprese di produrre mascherine in deroga alle norme vigenti ma con il controllo dell’Iss.

Autorizza la costituzione di una newco controllata dal Mef per Alitalia e stanzia 600 milioni per il settore del trasporto aereo. Anche se tutti si sono chiesti, cosa c’entra Alitalia con il Coronavirus.

Possiamo parlare di modello italiano non solo per la strategia di contrasto ma anche economico. L’Ue ci segua. I primi segnali sono importanti“, ha evidenziato  Conte in  videoconferenza con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e la titolare del Lavoro Nunzia Catalfo. “Nessuno perdera’ il posto di lavoro a causa del coronavirus“, ha detto il titolare del Mef, Gualtieri  spiegando che il decreto legge  prevede aiuti anche per il trasporto merci e annunciando per aprile un nuovo decreto, che magari tenga conto anche della riprogrammazione dei fondi Ue.

Conte, nonostante è conscio che i fondi non sono sufficienti per coprire gli effetti dell’emergenza, di cui con si conosce la fine è soddisfatto della strada intrapresa: “Mi chiamano tanti capi di Stato e di governo, che ammirano il nostro coraggio nell’adottare misure cosi’ restrittive e la dignitosa compostezza dei cittadini nel rispettarle“. La frecciata è per  Matteo Renzi, che qualche giorno fa alla Cnn era stato critico con le misure del governo, ancora in mattinata, sollecitava l’esecutivo a fare “molto altro”.

Il presidente del Consiglio nel pomeriggio ha ringraziato, via tweet, tutte le forze politiche per il contributo messo in campo nel decreto, definito come una “prima risposta“. Non a caso il leader della Lega  Matteo Salvini ha parlato di fondi insufficienti e ha detto di aver sentito  il premier per sollecitare  “tempi certi” sulle misure.

COMUNICATO STAMPA DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI: LINK : http://www.governo.it/it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-37/14324

 

Decretone da 25 miliardi, un primo passo per coprire i danni dell’emergenza