Mosca parla di guerra totale. Polonia e Paesi baltici invieranno i tank Leopard anche senza “placet” della Germania

(di Massimiliano D’Elia) Dagli inizi di gennaio la propaganda russa ha cambiato la sua narrazione. In Russia giornali e tv sono espliciti sulla guerra: “Ci stiamo difendendo da una aggressione esterna“. L’operazione speciale militare si è trasformata in guerra totale dal momento che l’Occidente è entrato a tutti gli effetti in guerra al fianco dell’Ucraina.

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Non solo addestramento militare, risorse di intelligence e mezzi di difesa. Ora verranno forniti mezzi di attacco per tentare la spallata nelle regioni orientali prima di primavera. Il conflitto con la stagione più mite si incendierà con maggiore intensità e vedrà i nuovi coscritti di Putin (almeno 200mila si starebbero già addestrando) scendere in campo per tentare l’ultimo assalto prima di capitolare definitivamente e rendere così lo zar moderno più debole di fronte al mondo intero. A questo punto Putin potrebbe utilizzare le armi nucleati tattiche e/o strategiche perchè potrebbe ritenere l’avanzata occidentale nel Donbass o in Crimea una chiara violazione del territorio russo.

Ieri il ministro degli esteri Lavrov ha tuonato: “La guerra con l’Occidente ormai non è più ibrida, ma quasi reale“. Poi ha detto: “Tutto questo equipaggiamento militare che sta arrivando in Ucraina a ritmi crescenti, sarà letteralmente schiacciato.

Il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev:“La nostra Operazione militare speciale è stata una misura obbligata. Una risposta ai preparativi di aggressione da parte degli Usa e dei loro satelliti. L’Onu e le altre istituzioni internazionali ormai sono un campo della battaglia antirussa. Dobbiamo prepararci“.

La Russia mostra i muscoli fuori dall’Ucraina ed invia una nave da guerra, armata con missili da crociera ipersonici Zircon, alle esercitazioni militari congiunte con Cina e Sudafrica, previste dal 17 al 27 febbraio. Il Sud Africa non ha mai condannato in seno all’Onu l’aggressione russa ai danni dell’Ucraina.

L’Europa tentenna sull’invio dei carri armati Leopard II. Il cancelliere Scholz si sta indebolendo sempre più al suo interno incalzato dai socialdemocratici della Merkel (partito di opposizione).

Questione dei tank tedeschi

La Polonia ha preso l’iniziativa e chiederà per pura foralità alla Germania l’autorizzazione a mandare in Ucraina i propri Leopard anche se ha già deciso di inviarli comunque insieme con quelli degli altri Paesi: la Lituania ha già fatto sapere che farà la stessa richiesta a Berlino, mentre l’Estonia ha annunciato l’invio di un altro pacchetto di aiuti militari all’Ucraina per un valore di 113 milioni di euro, nonché della volontà di contribuire al sostegno militare di Kiev con l’un per cento del suo Pil.

Gli aiuti dell’Occidente

Nel frattempo gli Usa hanno stanziato 2,5 miliardi di dollari e l’Ue un ulteriore pacchetto di 500 milioni di euro.

Sull’aiuto all’Ucraina il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani da Bruxelles: “Rispetteremo gli impegni presi: l’Italia ha fatto la sua parte e continuerà a farla, fermo restando che l’obiettivo principale resta quello di raggiungere la pace”.

Antonio Tajani parla di una sostanziale unità tra gli alleati: “Ci possono essere dei dettagli su cui ci sono idee non coincidenti. Ma non sulla strategia complessiva: sostenere l’Ucraina perché si possa raggiungere la pace: una sconfitta dell’Ucraina sarebbe una resa e non una pace“.

Sui carri armati Tajani ha precisato che l’Italia non è coinvolta: “Non siamo interessati a questo intervento. Si è parlato di sistemi di difesa aerea (il Samp-T) e su quello stiamo lavorando insieme ai francesi. Quello è lo strumento militare che probabilmente verrà inviato in Ucraina“.

In Italia, in questi giorni, è in corso di revisione ed approvazione entro il 31 gennaio il sesto decreto per gli aiuti all’Ucraina. Al riguardo il ministro della Difesa, Guido Crosetto: “II sesto decreto ci sarà e penso sarà condiviso da quasi tutto il Parlamento. Darà agli ucraini la possibilità di difendersi dagli attacchi aerei. Missili che abbattono altri missili“.

II ministro farà un passaggio alle commissioni riunite Difesa e Esteri per le linee programmatiche del suo ministero, mentre nel pomeriggio sarà al Copasir. Il Comitato dovrà poi informare il Parlmento, prima delle votazioni finali.

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