Mosca pronta all’attacco di primavera

Un report degli 007 americani spinge ad accelerare i negoziati, gli ultimi tentativi diplomatici prima che la questione venga risolta con le armi: “La Russia starebbe per completare il dispiegamento militare ai confini con l’Ucraina, preludio a una massiccia invasione che potrebbe costare la vita a 50mila civili, decapitare il governo di Kiev entro due giorni e provocare un’ondata di 5 milioni di profughi”. Mosca ha definito il report come una speculazione folle di Washington. Washington ritiene che da metà febbraio tutto è possibile perché l’inverno finisce e le condizioni sul terreno sono ottimali per il passaggio delle divisioni corazzate russe.

Oggi il cancelliere tedesco socialdemocratico Olaf Scholz volerà negli Usa, mentre Macron andrà da Putin per cercare una mediazione al fine di favorire la distensione, rassicurando sulla sicurezza ai confini orientali della Russia.

Il report si basa sulle rilevazioni satellitari che mostrano le forze schierate in campo: 83 battaglioni tattici russi, ognuno con 750 soldati, per un totale di 62500 uomini, quasi 20mila in più rispetto a due settimane fa, portando il numero complessivo a circa 150mila unità. Gli ultimi movimenti riguardano anche i missili Iskander-M, montati sulle piattaforme di lancio mobili, con 300 miglia di gittata. Nel Mediterraneo e nel Mar Nero sono state inviate 11 navi anfibie da assalto e diversi sottomarini, mentre circa 1.500 membri delle forze speciali sono già al confine o dentro il territorio di Kiev. Altro fronte è quello bielorusso dove le truppe di Mosca potrebbero iniziare la loro marcia da Zhytomyr per poi arrivare da Est a Kiev.

Gli Usa e gli alleati della Nato continuano ad erigere un dispositivo adeguato di difesa, dal 22 gennaio Washington ha inviato 8 cargo con munizioni, armi, missili anti-carro, pezzi di artiglieria. Dai Paesi baltici sono arrivati missili Stinger e molti droni dalla Turchia.

L’attacco, secondo il report Usa, potrebbe essere preceduto da una finta aggressione contro la minoranza russa, seguita da poderosi attacchi cibernetici.

Mosca pronta all’attacco di primavera

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