Piano di interazione militare tra Bielorussia e Wagner. Si alza la tensione nel corridoio di Suwalki

ll ministero dell’Interno della Bielorussia, in un comunicato, ha reso noto alla stampa che è stato sviluppato un chiaro piano di interazione con la compagnia paramilitare privata Wagner. Il piano sarebbe scaturito a seguito dell’incontro tra il ministro Ivan Kurbakov e alcuni rappresentanti della Wagner.

L’ordine del giorno dell’incontro includeva le questioni dell’interazione con la compagnia militare privata e l’addestramento dei nostri soldati da parte dei suoi istruttori. Le parti hanno sviluppato un chiaro piano d’azione e si sono scambiate opinioni sull’utilizzo di alcuni tipi di equipaggiamento“, si legge nella nota del servizio stampa citata dall’agenzia russa Tass.

Il 20 luglio Minsk ha dichiarato che i membri delle forze per le operazioni speciali bielorusse avrebbero svolto missioni di addestramento al combattimento insieme ai combattenti della Wagner presso il campo di addestramento di Brestsky, vicino al confine con la Polonia.

A seguito delle minacce di Putin: “Parte del suo territorio è regalo di Stalin, glielo ricorderemo“, la Polonia ha rinforzato i suoi confini ad est inviando mezzi corazzati e almeno mille uomini.

Nel 1945 l’Unione Sovietica, vincitrice della guerra mondiale, pretendeva di espandersi a ovest. Lo fece direttamente a spese della Polonia, occupando tutta la sua parte orientale. Ciò, anche a discapito della Germania, togliendole le regioni storiche Prussia, Pomerania, Slesia e parte del Brandeburgo, girate a Varsavia fino ai fiumi Oder e Neisse, come parziale compensazione delle perdite territoriali subite ad est.

Ma non c’è nulla per cui i polacchi debbano ringraziare Stalin, scrive Huffington Post, perché nel colossale scambio ci persero, e molto. Infatti la Polonia si ritrovò con una superficie totale di 312mila chilometri quadri, contro i 386mila dell’anteguerra. Una perdita di 74mila kmq. particolarmente ingiusta per un Paese che nel 1939 era stato aggredito e spartito fra Adolf Hitler e il dittatore sovietico.

Fu il più gigantesco spostamento di confini nella storia d’Europa. Una vera e propria dislocazione per centinaia di chilometri verso ovest. Decine di milioni di profughi polacchi e tedeschi furono vittime di un’immensa pulizia etnica, espulsi e costretti a lasciare le proprie case e campi dove vivevano da secoli. Ne beneficiarono la Lituania, che recuperò la capitale storica Vilnius/Wilno, la Bielorussia e l’Ucraina, cui andò Lviv/Leopoli, ma anche la Russia, che si annesse direttamente come exclave la Prussia settentrionale, culla tedesca con la città di Königsberg, patria di Emmanuel Kant. La quale venne ribattezzata Kaliningrad, imponendole artificialmente il nome del gerarca stalinista Michail Kalinin.

Le falsificazioni storiche di Putin potrebbero però essere pericolose perché rischiano di accendere nuovi micro conflitti a Kaliningrad e nel corridoio lituano di Suwalki, area strategica attenzionata dalla Nato che collegherebbe l’exclave russa alla Bielorussia putiniana.

Il corridoio di Suwalki

Il corridoio tra Polonia e Lituania venne costituito dopo l’accordo di Suwalki del 1920, ma ebbe poca importanza nel periodo tra le due guerre poiché all’epoca i territori polacchi si estendevano più a nord-est, mentre durante la guerra fredda la Lituania faceva parte dell’Unione Sovietica e la Polonia apparteneva al Patto di Varsavia. Ma dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica e della fine del Patto di Varsavia, tutti i paesi dell’area baltica aderirono sia all’Unione europea che alla NATO. In seguito sia la Russia che i paesi dell’Ue manifestarono un grande interesse per il corridoio e per l’utilizzo dello stesso come via di transito per merci e persone. Negli anni ’90 e all’inizio degli anni 2000, la Russia tentò di negoziare la creazione di un corridoio extraterritoriale per collegare exclave di Kaliningrad con Hrodna in Bielorussia, ma Polonia, Lituania ed Unione europea si opposero.

Le tensioni di NATO, Polonia e Lituania con la Russia per l’utilizzo del corridoio di Suwałki si intensificarono nel 2014, quando la Russia annesse la Crimea per poi acuirsi ulteriormente dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022. Queste tensioni hanno portato nella primavera 2022 la NATO e la Lituania a rafforzare la presenza militare nell’area del corridoio e l’Unione europea nel giugno 2022 a bloccarne l’utilizzo, impedendo, di fatto,  il passaggio via terra da e per Kaliningrad, come conseguenza delle sanzioni imposte alla Russia per invasione dell’Ucraina.

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