Libia, arrestato un pilota di Haftar: “russi, francesi, emiratini ed egiziani sul campo”

Le forze armate di al Serraj hanno arrestato il pilota Amer Al-Jagam dopo che il suo aereo è stato abbattuto nel sud di Al-Zawiya. Così come riporta The Libia Observer, il pilota ha riferito che i mercenari del gruppo russo Wagner operano in coordinamento con la sala operativa di Tarhouna nelle operazioni di terra (cecchini) e nella logistica. Lo stesso pilota ha precisato che ci sono due sistemi di difesa aerea e di guerra elettronica nella città di Tarhouna gestiti da russi, aggiungendo che c’è un piccolo gruppo di esperti francesi che lavorano sul supporto logistico, sorveglianza e intercettazioni telefoniche.
I droni sono interamente gestiti da ufficiali degli Emirati Arabi Uniti presso la base aerea di Al-Khadim nella Libia orientale e sono presenti in Libia dal 2014. Hanno preso parte alle operazioni militari a Bengasi, Derna e nella regione meridionale“.  Al-Jagam ha anche detto che i caccia F-16 e Rafale decollano dall’Egitto dalla base aerea di Al-Barani e sono in piena attività nella guerra per colpire Misurata e Tripoli, in coordinamento con le forze di Haftar ad Al-Rajma.

Turchia al lavoro per l’intervento in Libia

Il portavoce della presidenza turca Ibrahim Kalin ha dichiarato che la Turchia potrebbe dover redigere un disegno di legge per poter  schierare le truppe in Libia, confermando che il parlamento turco sta lavorando sulla questione.
Kalin ha dichiarato ad una conferenza stampa ad Ankara che potrebbe essere necessaria un’autorizzazione in linea con gli sviluppi in Libia, aggiungendo che il parlamento sta conducendo lavori su questo tema.
Continueremo a sostenere il governo libico riconosciuto. Questo sostegno potrebbe essere in termini di addestramento militare di impiego in altre aree, così come il sostegno politico“.
Parlando ad Ankara dopo una riunione Kalin ha aggiunto che la Turchia continuerà a fornire il supporto necessario al governo con sede a Tripoli.
Stiamo lavorando per raggiungere un cessate il fuoco immediato sotto l’egida delle Nazioni Unite e vogliamo che le cose tornino indietro come prima dello scorso aprile. Pertanto, Khalifa Haftar dovrebbe porre fine alla sua offensiva su Tripoli o la situazione degenererà  in tutto il paese“. Ha anche aggiunto che il sostegno straniero a Haftar, incluso quello della Russia, non aiuterà a risolvere il conflitto.
Nel frattempo, il ministero degli Esteri russo ha dichiarato martedì che Mosca e Ankara hanno raggiunto un accordo per elaborare una rapida risoluzione della crisi libica.

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