L’Iran colpisce in Iraq, Siria e Pakistan

di Redazione

Nel corso degli attacchi aerei condotti dall’Iran, le esplosioni nella provincia del Baluchistan in Pakistan hanno suscitato preoccupazioni e tensioni, poiché i due paesi condividono un confine di quasi mille chilometri in questa regione. Anche se la dichiarazione ufficiale di Islamabad non specifica la località precisa dell’attacco, rapporti non ufficiali provenienti dai social media pakistani indicano che le esplosioni potrebbero essere avvenute proprio in questa provincia.

Le autorità iraniane non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito agli attacchi, mantenendo un silenzio che alimenta ancora ulteriori speculazioni sulla situazione. Tuttavia, l’accusa da parte del Pakistan di una violazione ingiustificata del suo spazio aereo ha sollevato tensioni diplomatiche e ha portato alla convocazione del rappresentante diplomatico iraniano a Islamabad.

Nel frattempo, gli attacchi dell’Iran in Iraq e Siria sono stati giustificati come una risposta a presunte azioni destabilizzanti di Israele e degli Stati Uniti nella regione. In particolare, l’obiettivo dichiarato a Erbil, la capitale della regione autonoma del Kurdistan iracheno, è stato presentato come un colpo diretto contro un presunto quartier generale dello spionaggio israeliano, meglio conosciuto come Mossad. Tuttavia, le autorità locali del Kurdistan hanno contestato questa affermazione, sottolineando che l’attacco ha colpito civili, incluso l’imprenditore Peshraw Dizayee e membri della sua famiglia.

La reazione internazionale è stata rapida, con il governo iracheno che ha condannato l’attacco iraniano come un’aggressione alla sua sovranità. Gli Stati Uniti e Israele hanno definito l’azione iraniana “irresponsabile”, mentre la tensione nella regione si è ulteriormente intensificata con gli attacchi degli Houthi filoiraniani a navi americane e greche nello Yemen, seguiti dalla pronta risposta degli Stati Uniti.

Nel contesto della Striscia di Gaza, l’esercito israeliano ha subito perdite, e il numero di vittime palestinesi continua a salire. La decisione dell’Unione europea di inserire il leader di Hamas, Yayha Sinwar, nella lista dei terroristi ha ulteriormente complicato le dinamiche regionali. La situazione è in continua evoluzione, e la temuta escalation sembra sempre più imminente, con molte questioni irrisolte che potrebbero alimentare ulteriori conflitti.

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