Russiagate: per ora il Copasir non può chiedere audizione di Conte

Ad agosto scorso il procuratore generale William Barr con un team ristretto del suo staff ha incontrato i vertici dei nostri servizi segreti. Ma chi ha dato l’autorizzazione? L’unico che ne ha la facoltà è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha  la delega sui servizi. Non a caso anche il Copasir – comitato parlamentare che controlla l’attività dell’intelligence italiana –  ci vuole vedere chiaro e ha intenzione di convocare proprio Giuseppe Conte in audizione per i chiarimenti del caso. Palazzo Chigi, per stemperare, in una nota ha fatto sapere che si è trattato solo di incontri di cortesia

Queste presunte visite di cortesia si sarebbero tenute per ben due volte a partire da agosto scorso presso la nuova sede dei servizi italiani a Piazza Dante.

Il direttore del Dis Gennaro Vecchione

Rispetto e prendo atto di quanto viene riportato dai media ma se devo fare chiarezza lo farò solo ed esclusivamente nelle sedi opportune. Sul resto, no comment”

William Barr è venuto in Italia con il procuratore John Durham con il chiaro  obiettivo di screditare l’inchiesta dell’ex procuratore speciale Robert Mueller che dopo un anno di indagini sul Russiagate aveva chiuso il fascicolo con un esito sfavorevole al presidente Donald Trump. 

Il procuratore generale americano, durante gli incontri di Piazza Dante, ha chiesto del professore della Link Campus University Joseph Mifsud, colui che viene considerato il tramite per la diffusione delle email di Hillary Clinton, da cui è derivato lo scandalo Russiagate. 

A dire dei servizi non è stato riferito nulla su Mifsud e abbiamo invitato i rappresentanti Usa  a chiedere ulteriori informazioni tramite i canali formali, ovvero una rogatoria internazionale.

Quelli che è ormai noto dai media  è che Joseph Mifsud è introvabile dallo scorso 2017, molti pensano che sia morto, ma alcune fonti affermano che si sia trasferito in Russia.

Uno dei nodi cruciali è la questione del Copasir che ad oggi  non può convocare nessuno e nemmeno riunirsi perchè l’ex presidente Lorenzo Guerini è diventato ministro della Difesa.  Non essendo stato nominato il suo sostituto non è possibile svolgere alcuna attività poichè l’organo parlamentare non è legalmente rappresentato e quindi nella pienezza dei suoi poteri.. 

Tutto questo, scrive Il Messaggero, mentre in casa, al vertice delle istituzioni statunitensi sono scintille sul caso Ucrainagate. Il presidente grida al tentativo di golpe nei suoi confronti, e la camera a maggioranza democratica incalza, minacciando di aggiungere l’ostruzionismo presidenziale ai capi di imputazione. I democratici hanno fretta di concludere il procedimento di impeachment. Oggi interrogheranno alla camera l’ex inviato speciale per l’Ucraina Kurt Volker, che si è dimesso dopo aver visto il suo nome nel rapporto della talpa della Casa Bianca, associato agli aiuti che Rudolph Giuliani avrebbe ricevuto a Kiev nel sollecitare prove incriminanti ai danni di Joe Biden e di suo figlio Hunter. Il presidente della commissione Intelligence Adam Schiff affiancato alla leader democratica Nancy Pelosi ha annunciato che dopo Volker sarà il turno di Marie Yovanovitch, l’ex ambasciatrice Usa a Kiev rimossa dalla carica perché non avrebbe assecondato con sufficiente solerzia il compito assegnato da Trump a Giuliani. 

 

 

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