Putin entra con i blindati nel Donbass, gli Usa al momento sdrammatizzano

   

Ieri sera Putin è passato ai fatti, in diretta tv ha riconosciuto l’indipendenza delle due repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk, firmando un decreto e due trattati di collaborazione. In tarda notte i primi blindati russi sono entrati a Donetsk, come forza di pace, ovvero per difendere i cittadini filorussi dalle rappresaglie degli ucraini. Ogni azioni militare contro queste due repubbliche appena annesse alla Russia provocheranno una reazione militare poderosa, dando così il via all’invasione vera e propria dell’Ucraina. Rimangono infatti in stato di massima allerta gli oltre 150 uomini a ridosso dei confini, così come anche le navi militari posizionare nel Mar Nero.

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha avuto una conversazione con l’omologo francese Emmanuel Macron e con il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, per confrontarsi con gli altri due leader sugli ultimi sviluppi in Ucraina. Lo rende noto la Casa Bianca.

Il Segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken non ha annullato il suo incontro di giovedi’ con il ministro degli Esteri russo Lavrov (preparatorio all’incontro tra Biden e Putin) . Lo riferisce la Cnn citando due funzionari del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti – anche se gli alti funzionari hanno discusso di questa decisione per tutto il giorno. I funzionari dell’amministrazione Biden hanno detto che stanno andando a guardare cio’ che la Russia fa da vicino durante la notte e preparare una risposta significativa entro la giornata di oggi. Parte di questa risposta potrebbe includere una decisione sull’incontro a Ginevra, perche’ gli Stati Uniti hanno gia’ detto che non avverra’ se la Russia invade ulteriormente l’Ucraina.

L’amministrazione Biden evita, nel frattempo, di parlare di ‘invasione’ dell’Ucraina da parte della Russia e si attira critiche. Il fatto che le “truppe russe si muovono nel Donbass non e’ un passo nuovo. La Russia ha avuto sue forze nel Donbass per otto anni”, ha messo in evidenza un funzionario della Casa Bianca. “La Russia ha occupato queste aree dal 2014“, ha aggiunto. Molti pero’ non sono d’accordo con la descrizione della casa Bianca. “La Russia sta invadendo l’Ucraina in questo momento“, ha detto l’ex ambasciatore americano in Russia Michael McFaul.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha condannato la decisione della Russia di riconoscere l’indipendenza delle repubbliche del Donbass, chiedendo una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Lo ha reso noto l’Eliseo in un comunicato in cui ha chiesto anche il varo di sanzioni europee.

Il mio governo condanna la violazione dell’integrita’ territoriale e della sovranita’ dell’Ucraina da parte della Russia nei termini piu’ forti possibili“. Lo ha detto l’ambasciatrice tedesca all’Onu, Antje Leendertse, durante la riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza, sottolineando che la violazione di Mosca avra’ “gravi conseguenze economiche, politiche e strategiche”.

I confini dell’Ucraina rimangono “immutabili” a prescindere dalle recenti azioni della Russia, ha detto l’ambasciatore di Kiev alle Nazioni Unite al Consiglio di sicurezza, Sergiy Kyslytsya: “I confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina sono stati e rimarranno immutabili indipendentemente da qualsiasi dichiarazione e azione della federazione russa”.

La Russia non chiude la porta alla “diplomazia” per risolvere la crisi in Ucraina ma impedira’ un “bagno di sangue” nei territori separatisti dell’est del paese di cui Mosca ha appena riconosciuto l’indipendenza, ha assicurato l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite Vasily Nebenzia: “Restiamo aperti alla diplomazia, per una soluzione diplomatica. Tuttavia, non abbiamo intenzione di permettere un bagno di sangue nel Donbass”.

Il ministero degli Esteri tedesco ha condannato il riconoscimento russo delle due repubbliche separatiste in Ucraina, parlando di “duro colpo” agli sforzi diplomatici e di “violazione del diritto internazionale”. Gli sforzi delle riunioni del Formato Normandia e dell’Osce “sono stati deliberatamente distrutti senza alcun motivo ragionevole“, continua la dichiarazione, che condanna nei termini più decisi “la nuova violazione dell’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina“. “La Germania è fermamente a fianco dell’Ucraina, con le sue frontiere riconosciute internazionalmente. Risponderemo a questa violazione del diritto internazionale. Siamo coordinati con i nostri partner“, dice Berlino, esortando Mosca “a far marcia indietro e tornare alla risoluzione diplomatica e politica dei conflitti”.

La diretta tv di Putin

Putin ha parlato per quasi un’ora, sostenendo che lo Stato ucraino è una finzione: “Il Donbass fu praticamente annesso con la forza all’Ucraina dai collaboratori di Lenin“. Negli ultimi trent’anni l’Ucraina è sopravvissuta grazie all’aiuto del Paese fratello, “con prezzi agevolati dell’energia e altro e fino al 2013 con sovvenzioni per 250 miliardi di dollari. E oggi il Paese non sarebbe altro che un’entità al servizio degli americani, guidata da governanti che hanno solo pensato ad arricchirsi. È dall’Ucraina che la Nato potrebbe in un prossimo futuro aggredire la Russia, sostiene Putin.

Da Kharkiv missili Nato potrebbero arrivare a Mosca in sette minuti. Con vettori ipersonici in quattro. L’intera Russia europea sarebbe sotto tiro. Putin sulle sanzioni dell’Occidente fa capire che il suo Paese potrà andare avanti comunque e che reagirà con adeguate contromisure. Ha poi affermato che le precedenti sanzioni erano state varate senza alcuna ragione, come se l’Occidente non avesse risposto all’annessione unilaterale della Crimea e ad altre iniziative di Mosca.

https://youtu.be/FMGuC1LMDS0